Tibuctù. Distruzione delle statue ad opera degli jihadisti

di Enrico Oliari –

La presa di Timbuctù da parte delle armate del Movimento nazionale per la liberazione dell’Azawad, nel Mali del nord, si sta mostrandorivelando nelle caratteristiche tipiche della cecità jihadista: già da subito i militari di Al Qaeda Aqmi avevano imposto ai tuareg, loro alleati nel Movimento, di lasciare la città, ma è notizia di oggi della distruzione delle statue della città da parte degli jihadisti di Ansar Dine.
A essere presa di mira in particolare è l’immagine marmorea di Alfarouk, il mitico angelo difensore della città ricordato con fattezze di un uomo, completamente vestito di bianco e su un cavallo, anch’esso bianco: a nulla sono valse finora le proteste della popolazione di Timbuctù, la quale ha spiegato che tale figura non è oggetto di venerazione, ma è solo una figura iscritta nella memoria tradizionale e le cui statue solamente abbelliscono la città.
Timbuctù, tra l’altro, è patrimonio dell’Unesco per via delle sue bellezze e delle biblioteche che custodiscono antichissimi testi dell’Islam.
A mettere in atto materialmente la distruzione delle statue di  sono i militari dell’ufficiale ijhadista Iyad Ag Ghaly.