TUNISIA. 16 anni a Ben Alì per corruzione e frode

Ansa/Afp, 28 lug 11 –

L’ex presidente tunisino Zine El Abidine Ben Ali e’ stato stasera condannato in contumacia a 16 anni di carcere per corruzione e frode immobiliare al termine di un processo che lo vedeva imputato in relazione alla cessione di due terreni in un quartiere esclusivo a Tunisi. Sua figlia Nesrine e il genero Sakhr al Materi sono stati a loro volta condannati a otto e 16 anni nell’ambito della stessa vicenda.  Cosi’ come Ben Ali, anche la figlia e il genero sono stati condannati in contumacia. I due, infatti, sono riusciti a fuggire dalla Tunisia prima della caduta del regime e ora si trovano a Doha, stando alle ultime notizie che si hanno su di loro. Ai tre imputati era contestata l’acquisizione illecita di un terreno, originariamente di proprietàdella società “El Bouhayra” e finito nelle mani di Sakher Materi e della moglie, attraverso una delle molte loro società, la “Les hirondelles”. Il terreno, rivenduto, consentì, secondo l’imputazione, un guadagno di circa nove milioni di euro. L’altro “affaire” contestato all’ex dittatore e ai due congiunti riguarda la modifica – da agricolo ad edilizio – della destinazione d’uso di un terreno di quattro ettari, in favore della “Pierre”, un’altra societ… immobiliare di proprietà di Materi. Con l’odierna sentenza, Zine El Abidine Ben Ali ha cumulato condanne per 66 anni di reclusione. Oggi un rappresentante del Ministero della Giustizia tunisino ha reso noto che, a carico dell’ex dittatore, di suoi congiunti e suoi collaboratori, le procure tunisine hanno avviato complessivamente 138 inchieste. Alcune di esse sono condotte da procure militari, in relazione all’ipotesi di reato di attentato all’integrita’ dello Stato, che prevede la condanna a morte, pena di fatto sospesa in Tunisia da anni. Peraltro, nelle scorse settimane la Tunisia ha aderito allo statuto della Corte penale internazionale e, in questo modo, ha implicitamente confermato sine die la moratoria sulle pene capitali.