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Il ministro tunisino dell’Interno, Lofti Ben Jeddou, ha reso noto rispondendo ad un’intervista per la tv panaraba al-Arabiya, che sono circa 2.500 i giovani tunisini combattenti nelle file dell’Isil in Siria e in Iraq, e che 250 di loro sono già stati assicurati alla giustizia nel momento in cui hanno fatto il tentativo di rientrare in patria. Contestualmente i Servizi di sicurezza tunisini sono riusciti ad impedire a 9mila combattenti di partire per il Medio Oriente e quindi di ingrandire ulteriormente le file del gruppo qaedista.
Giustamente Ben Jeddou ha sottolineato il rischio che terroristi possano entrare dalla confinante Libia, paese nel caos dove Ansar al-Sharia e i gruppi jihadisti sono in guerra per la conquista del potere e da dove partono armi e uomini proprio per l’Isil.
Nella foto: Lofti Ben Jeddou
