TUNISIA. Terzi incontra presidente e premier

Adnkronos/Aki, 6 gen 12 –

Comincia con un inconto a Palazzo del Bardo con il presidente dell’Assemblea Costituente, Mustapha Ben Jafaar, la missione a Tunisi del ministro degli Esteri, Giulio Terzi. La transizione in Tunisia, gli sviluppi regionali, i rapporti economici bilaterali, l’immigrazione e la cooperazione mediterranea saranno i temi al centro degli incontri che Terzi avra’ oggi nella capitale nordafricana. Nella sua visita lampo nel paese della ‘Rivoluzione dei Gelsomini’, oltre a Jafaar, Terzi incontera’ il presidente della Repubblica Moncef Marzouki, il primo ministro Hamadi Jebali e il ministro degli Esteri Rafik Abdessalem. Si tratta della prima visita di un esponente del governo italiano in Tunisia dopo l’insediamento, il 22 novembre, dell’Assemblea Costituente, dominata dal partito islamico moderato al-Nahda, e del nuovo governo, di cui fanno parte anche i partiti progressisti moderati Cpr e Ettakatol. La visita di Terzi coincide in parte con quella dell’omologo francese Alain Juppe, a Tunisi da oggi fino a domani. La nuova Tunisia, sorta dalla rivoluzione che ha portato alla caduta del regime di Zine el-Abidine Ben Ali, e il contributo dell’Italia al suo sviluppo, tanto sul piano economico quanto su quello della democrazia, saranno il focus dei colloqui di Tunisi. Dopo la ‘Rivoluzione dei Gelsomini’, Roma si e’ impegnata con la Tunisia per 73 milioni di euro a credito per le piccole e medie imprese e 17,5 milioni a dono. A questa somma, nell’ambito della cooperazione allo sviluppo, si aggiungono i 95 milioni di euro a credito di un programma concordato nel 2008 per il sostegno alla bilancia dei pagamenti. Nel piano economico e commerciale, l’Italia e’ il secondo partner della Tunisia, dopo la Francia. Gli investimenti italiani hanno registrato un’accelerazione negli ultimi anni, sia in termini di volumi (l’Italia e’ il secondo investitore) sia in termini di aziende installate (circa 744 nel 2010). Altro nodo nei rapporti bilaterali e’ quello dell’immigrazione. I consistenti arrivi di migranti illegali dalla Tunisia (oltre 26mila) registrati da inizio anno a seguito della rivoluzione si sono notevolmente ridotti con l’attuazione delle misure concordate dai due Ministeri dell’Interno il 5 aprile, tra cui la collaborazione nel contenimento delle partenze e nel rimpatrio dei clandestini e le attivita’ di formazione e forniture di materiali per il contrasto dell’immigrazione clandestina. A questo proposito, sono state gia’ consegnate alle autorita’ tunisine quattro motovedette e una prima tranche di motori fuoribordo, veicoli fuoristrada e ‘quad’, oltre a numerose attrezzature informatiche. A settembre l’Italia ha confermato il suo impegno a rinnovare le quote privilegiate riservate alla Tunisia nell’ambito del Decreto Flussi. Nel settore dell’immigrazione, cosi’ come in quello della messa in sicurezza delle frontiere, l’Italia lavora per favorire una piu’ stretta collaborazione tra Tunisia e Libia, mettendo a sistema le iniziative destinate ai due paesi e definendo forme di cooperazione ‘triangolare’. La missione di Terzi a Tunisi, infine, e’ stata organizzata anche in vista della riunione dei ministri degli Esteri del 5+5 (Francia, Italia, Malta, Portogallo, Spagna, Algeria, Libia, Marocco, Mauritania e Tunisia), in programma per lo scorso aprile a Napoli e rinviato a data da definire in seguito agli eventi della Primavera araba. Il Dialogo 5+5 e’ copresieduto proprio da Italia e Tunisia.