TURCHIA. Aiuti da Israele e Armenia sì, ma niente disgelo

TMNews, 28 ott 11 –

La Turchia accetta gli aiuti da Israele ed Armenia per affrontare l’emergenza dopo il disastroso terremoto di domenica scorsa nel sud-est del Paese, che ha provocato 570 morti, ma di ricomporre i rapporti con i due paesi non se ne parla. “Non mescoliamo questioni umanitarie a questioni politiche” ha detto alla France Press oggi il portavoce del ministero degli esteri turco, Selcuk Unal, sottolinenado che le “aspettative fondamentali” di Ankara nei confronti di Israele non sono cambiate: la Turchia aspetta ancora le scuse per l’attacco della marina israeliana nel 2010 alla nave turca Mavi Marmara, dove morirono nove persone, e la fine del blocco di Gaza. A settembre la Turchia ha espluso l’ambasciatore dello Stato ebraico, come contromisura per le mancate scuse. Nonostante il gelo, Israele ha inviato sette prefabbricati e tende nelle aree colpite dal terremoto, sottolineando di essere disposto a inviare ulteriori rinforzi se richiesti nei prossimi giorni. Ma per il ministro degli Esteri turco Ahmet Davutoglu ci sono “questioni di principio” irrinunciabili che non fanno cambiare i idea ad Ankara nonostante la mano tesa di Israele in occasione del terremoto, preceduta dalla lettera di condoglianze scritta dal presidente Simon Peres al premier Recep Tayyip Erdogan in occasione della morte della mamma a inizio ottobre. Di recente la Turchia ha dato asilo a una decina di prigionieri palestinesi, tra cui alcuni membri di Hamas, oggetto di scambio con la liberazione del caporale israeliano Gilad Shalit.