Turchia. Arrestate una decina di prostitute-007 iraniane

di Ehsan Soltani
Scoppia in Turchia lo scandalo delle prostitute iraniane, in realtà, secondo le autorità investigative, spie al soldo di Teheran per raccogliere materiale, documenti ed informazioni riservate.
Da quanto si è appreso le indagini, volte a smascherare una rete di agenti segreti dei pasdaran iraniani, erano già iniziate nove mesi fa, quando erano state arrestate 24 persone, fra le quali una decina di donne, che ufficialmente vendevano pietre decorative. Espulse e rientrate in Iran, le avvenienti donne sono tornate nel paese di Ankara, incaricate proprio per la loro capacità professionale di raccogliere informazioni laddove gli uomini non riescono.
In particolare il loro compito era quello di legarsi a poliziotti, militari e funzionari approfittando del permesso di matrimonio religioso temporaneo; in un caso, ad esempio, una tale Jennifer D., che era venuta in Turchia dall’Iran, è stata identificata come Zahra Y, membro dell’apparato femminile delle Guardie rivoluzionarie iraniane. Nella perquisizione della sua casa la polizia ha trovato foto di un importante funzionario nudo, di certo ricattato.
Elvina A., che ha confessato, ha parlato del suo matrimonio non proprio determinato da motivi di affetto ed ha raccontato delle serate in cui si sono svolte orge di gruppo ed altri incontri in camere di albergo, dove le donne ricevevano i clienti. Anche in questo caso la polizia ha trovato agende con nomi, recapiti e persino ordinati elenchi in cui erano disposte le informazioni segrete raccolte.
Alcune prostitute si sono difese sostenendo di svolgere appunto tale professione, ma di non essere coinvolte nello spionaggio ed agli inquirenti hanno spiegato che i recapiti e le liste di poliziotti e di militari rinvenute nelle borsette non avevano nulla a che fare con la presunta (o meno) attività di 007.