Ucraina. Attività biologiche militari collegate al figlio di Biden: la documentazione russa

Nella guerra di informazione, controinformazione e disinformazione il ministero della Difesa russo pubblica i documenti relativi alle presunte attività biologiche militari USA sul territorio dell'Ucraina collegate a Hunter Biden.

di Guido Keller

Per la seconda volta in pochi anni Hunter Biden, il figlio del presidente degli Stati Uniti, risulta essere coinvolto in uno scandalo che lo collega all’Ucraina, questa volta per presunti laboratori batteriologici che, secondo il ministero della Difesa russo, sarebbero stati finanziati dal Pentagono.
Va detto che accanto alla guerra sul campo è in corso una complessa guerra di informazione, contro informazione e di disinformazione, strategie comunicative studiate per invadere i media e i social.
Fatto sta che giovedì MinOboroni Rossija (il ministero della Difesa russo) ha diffuso documenti che secondo il Cremlino collegherebbero Hunter Biden e il Pentagono al finanziamento e gestione di laboratori biologici in Ucraina che, sempre secondo le fonti russe, rappresenterebbero una minaccia per la sicurezza nazionale russa.
Nel materiale pubblicato da MinOboroni Rossija si legge che il ministero della Difesa russo avrebbe continuato a studiare le informazioni sui programmi biologici militari degli Stati Uniti e dei suoi alleati NATO in Ucraina: sarebbe apparsa chiara l’interazione tra le agenzie governative e l’attuale leadership politico-militare degli Stati Uniti con laboratori biologici ucraini, come pure il ruolo del fondo di investimento gestito da Hunter Biden nel finanziamento dei programmi biologici in Ucraina.
Le e-mail, utilizzate come prove dal ministero russo, evidenzierebbero la corrispondenza tra Hunter Biden, i dipendenti dell’Ufficio per la riduzione delle minacce del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti e gli appaltatori del Pentagono in Ucraina, corrispondenza grazie alla quale si comprenderebbe come il figlio del presidente statunitense avesse un ruolo importante nella creazione di un’opportunità finanziaria per il lavoro sui patogeni in Ucraina, assicurando fondi per le compagnie Black and Veach e Metabiota.
Secondo quanto riportato dalle fonti russe, la corrispondenza indicherebbe che il vero obiettivo del Pentagono in Ucraina era quello di garantire “…l’indipendenza culturale ed economica dell’Ucraina dalla Russia…”, cosa riportata in una e-mail del vicepresidente della Metabiota.
Tra le figure chiave del progetto di sviluppo e gestione di laboratori biologici in Ucraina, MinOboroni Rossija indica Robert Pope, dal 2017 al 2020 a capo della Defense Threat Reduction Agency (DTRA) e direttore del Cooperative Threat Reduction Program, il quale sarebbe stato l’autore dell’idea di creare il deposito centrale di microrganismi particolarmente pericolosi a Kiev. Nella e-mail inviata al ministro della Salute ucraino, Uliana Suprun (cittadinanza ucraina e statunitense), Pope esprimerebbe il suo apprezzamento per l’attività del ministro ucraino, il quale avrebbe favorito l’accesso di specialisti americani alle strutture biologiche ucraine, come pure sulla creazione di un deposito di microrganismi. Queste e-mail confermerebbero la minaccia rappresentata dalla presenza dei laboratori biologici statunitensi in Ucraina, considerando che secondo il Cremlino tutti i biomateriali patogeni dalla struttura di stoccaggio sarebbero stati portati da aerei da trasporto militare negli Stati Uniti attraverso Odessa all’inizio di febbraio 2022.
A Robert Pope si devono, sempre stando al rapporto russo, aggiungere altre figure di rilievo come Joanna Wintrall, capo dell’ufficio DTRA in Ucraina, la quale avrebbe supervisionato i progetti statunitensi UP-4, UP-6, UP-8 implementati per studiare agenti patogeni mortali, tra cui l’antrace, la febbre del Congo-Crimea e la leptospirosi.
Tornando a Hunter Biden, il figlio del presidente avrebbe favorito le attività delle compagnie Black and Veach e Metabiota nei laboratori biologici ucraini. A tal proposito, MinOboroni Rossija cita Lance Lippencott, direttore della divisione della società statunitense in Ucraina, come il principale referente per i funzionari del ministero della Difesa e il ministero della Salute ucraino.
Secondo quanto riportano le fonti russe, la Black and Veatch collaborerebbe con il Pentagono dal 2008 nell’ambito di progetti per lo studio di bioagenti potenzialmente pericolosi. MinOboroni Rossija segnala i progetti UP-1 per lo studio del batterio Rickettsie da zecca e del virus dell’encefalite da zecche negli artropodi nell’Ucraina nordoccidentale e il progetto UP-2 in cui l’azienda statunitense ha implementato un sistema di monitoraggio remoto dell’incidenza della tularemia e dell’antrace presso le strutture biologiche ucraine. Proprio il biomonitoraggio e il reporting di questo ultimo progetto sarebbero stati supervisionati da David Mustra, che risulterebbe essere collegato alla compagnia statunitense Metabiota, appaltatrice del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti e conosciuta per i suoi studi nella previsione di focolai di malattie infettive; sarebbe rappresentata in Ucraina da Mary Guttieri, vicepresidente dell’azienda e confidente di Hunter Biden, come confermerebbero le e-mail raccolte dal Cremlino.
Questa rete di collegamenti tra aziende statunitensi, laboratori biologici ucraini, il ministero della Salute ucraino e Hunter Biden dimostrerebbe, secondo il ministero russo, la partecipazione diretta del Pentagono e dei suoi appaltatori nella pianificazione e attuazione di progetti sul territorio dell’Ucraina.
MinOboroni Rossija ha anche riferito dello sviluppo di veicoli aerei senza pilota per la diffusione di materiale infetto: prendendo in esame, ad esempio, il documento n. 8967029 emesso dall’Ufficio brevetti e marchi degli Stati Uniti, il Cremlino ha ipotizzato che Washington potesse usare questi velivoli per condurre operazioni volte a disabilitare o distruggere forze armate ostili o nemiche attraverso la diffusione di virus. In questo contesto rientrerebbe anche la richiesta datata 15 dicembre 2021 della società ucraina Motor Sich, fatta al produttore turco di veicoli aerei senza pilota Byraktar, di dotare il drone di sistemi e meccanismi per spruzzare aerosol con una capacità superiore a 20 litri e con un raggio di azione fino a 300 km. Secondo il Cremlino questa sarebbe una ulteriore prova dello sviluppo da parte di Kiev di mezzi tecnici per la consegna e l’uso di armi biologiche con la possibilità del loro utilizzo contro la Federazione Russa.

Articolo in media partnership con SpecialEurasia.

(Foto: Depositphotos).