Ucraina. Il crescente aiuto militare Usa

di Valerio Pieraccini

Nell’ambito degli ulteriori (ed appena annunciati al mondo) 300 milioni di dollari in aiuti militari all’Ucraina, gli USA si sono impegnati a fornire all’esercito ucraino alcune armi di ultima generazione: missili teleguidati da laser, droni “kamikaze” switchblade e droni leggeri da ricognizione di tipo Puma.
Gli switchblade (costruiti dall’americana AeroVironment) possono colpire a lungo raggio: un operatore da terra lancia il drone da un tubo, il drone dispiega le ali per inseguire il suo obiettivo grazie a un sistema di pilotaggio che gli consente di stargli dietro in caso di movimento fino ad una velocità di 157 km/h. L’arma può essere trasportata anche in un semplice zaino e costa relativamente poco, intorno ai 6mila dollari. I funzionari dell’esercito statunitense lo hanno descritto come un “fucile volante”. Gli Switchblades sono, di fatto, bombe intelligenti robotiche, dotate di telecamere, sistemi di guida ed esplosivi.
I droni leggeri di tipo “Puma” sono invece da ricognizione: vengono utilizzati in ambienti diurni, notturni o con scarsa illuminazione e per operazioni terrestri o marittime. Sono dotati di una serie di frequenze di comunicazione protette con avanzati sistemi di crittografia ed una cellula rinforzata con una baia di trasporto opzionale sotto l’ala per carichi utili secondari e applicazioni di terze parti.
L’amministrazione Biden inoltre lavorerà con gli alleati per trasferire agli ucraini tank di fabbricazione sovietica da impiegare nel Donbass: lo scrive il New York Times, citando un ufficiale americano, sottolineando che è la prima volta che gli Usa inviano carri armati in Ucraina dall’inizio della guerra.

(Foto: Depositphotos).