Ucraina. Il “Patto” degli occidentali che condannerà il paese europeo a una guerra infinita

di Giuseppe Gagliano –

I leader di Stati Uniti, Belgio, Canada, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Islanda, Italia, Giappone, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Spagna, Svezia, Ucraina e Regno Unito hanno sottoscritto a Washington il “Patto per l’Ucraina”, un impegno che rappresenta un significativo sviluppo geopolitico con implicazioni complesse e potenzialmente controverse. L’accordo potrebbe aggravare le già delicate relazioni tra l’occidente e la Russia. Fornire un sostegno militare e strategico rafforzato all’Ucraina potrebbe essere visto da Mosca come una provocazione diretta e una minaccia alla sua sicurezza nazionale. La Russia potrebbe reagire aumentando la propria presenza militare lungo i confini occidentali o intensificando le sue operazioni militari in Ucraina e nelle regioni circostanti. Il patto potrebbe rafforzare la coesione e la cooperazione tra NATO e UE, consolidando un fronte unito contro l’aggressione russa. Tuttavia questa maggiore collaborazione potrebbe anche portare a divisioni interne, con alcuni membri dell’UE e della NATO che potrebbero essere riluttanti a impegnarsi in un conflitto prolungato con la Russia.
La dipendenza dell’Europa dal gas russo e altri legami economici potrebbero complicare ulteriormente la situazione. L’accordo potrebbe accelerare le aspirazioni dell’Ucraina di aderire all’UE e alla NATO. Tuttavia, l’adesione di un paese in conflitto attivo potrebbe essere controversa e difficile da realizzare, considerando i criteri di adesione e le implicazioni di sicurezza collettiva. Questo potrebbe causare divisioni tra i membri dell’UE e della NATO, alcuni dei quali potrebbero essere riluttanti ad accogliere un paese in guerra. Il Patto per l’Ucraina potrebbe spingere altre nazioni a scegliere alleanze più rigide, polarizzando ulteriormente l’arena internazionale.
Paesi come la Cina potrebbero vedere questa alleanza come un rafforzamento dell’egemonia occidentale e potrebbero rafforzare i propri legami con la Russia, creando blocchi di potere contrapposti. Questo potrebbe portare a una nuova era di rivalità geopolitica simile alla Guerra Fredda.Il modello del Patto per l’Ucraina potrebbe essere replicato in altre regioni di conflitto, promuovendo la cooperazione internazionale per affrontare crisi simili. Tuttavia potrebbe anche portare a un aumento delle tensioni nelle regioni interessate, poiché gli stati rivali potrebbero sentirsi minacciati e reagire di conseguenza. Questo potrebbe alimentare ulteriori conflitti piuttosto che risolverli.Un altro punto critico riguarda la sostenibilità e l’impegno a lungo termine dei paesi firmatari.
Mantenere un sostegno continuo e coerente richiederà notevoli risorse finanziarie e politiche. In un contesto di cambiamenti politici interni e pressioni economiche, la coesione e la determinazione dei paesi firmatari potrebbero vacillare, mettendo a rischio l’efficacia del patto.
Tuttavia vi sono altre considerazioni rilevanti da fare soprattutto in relazione alle egemonia statunitense a livello globale. Il Patto per l’Ucraina ha implicazioni significative per l’egemonia statunitense e per l’industria militare americana, riflettendo strategie di lungo termine per il consolidamento del potere e l’espansione economica. Il patto rafforza le alleanze degli Stati Uniti con l’Europa e altri paesi occidentali, consolidando la leadership americana all’interno della NATO e dell’UE. Attraverso questa coalizione, gli Stati Uniti rafforzano la loro posizione come principale garante della sicurezza internazionale, soprattutto contro l’espansione russa. L’accordo consente agli Stati Uniti di proiettare il loro potere militare e politico in Europa orientale. Il supporto all’Ucraina non solo dimostra l’impegno degli Stati Uniti nella regione, ma funge anche da deterrente contro ulteriori aggressioni russe, rafforzando così l’influenza americana su scala globale.
Promuovendo il rispetto del diritto internazionale e dei principi della Carta delle Nazioni Unite, gli Stati Uniti si presentano come difensori dell’ordine globale basato su regole. Questo rafforza la loro legittimità e influenza nelle istituzioni internazionali. Il patto prevede la fornitura continua di equipaggiamento militare avanzato e l’addestramento delle forze ucraine. Questo aumento della domanda stimola la produzione nell’industria della difesa americana, generando profitti per le aziende del settore e creando posti di lavoro. La crisi ucraina offre all’industria militare americana l’opportunità di espandersi nei mercati europei. Le nazioni europee, preoccupate per la sicurezza, potrebbero aumentare le loro spese militari, acquistando armi e tecnologia dagli Stati Uniti. Il contesto di guerra stimola l’innovazione tecnologica. Le necessità del conflitto ucraino potrebbero portare allo sviluppo di nuove tecnologie e sistemi d’arma, rafforzando ulteriormente il vantaggio tecnologico degli Stati Uniti nel settore militare. L’impegno governativo per il supporto militare all’Ucraina implica investimenti pubblici significativi nell’industria della difesa. Questo sostegno finanziario può alimentare la ricerca e lo sviluppo, sostenendo l’industria a lungo termine.
In definitiva il Patto per l’Ucraina rafforza l’egemonia statunitense in Europa e nel mondo, consolidando alleanze e proiettando potere. Allo stesso tempo, stimola significativamente l’industria militare americana, aumentando la domanda di equipaggiamenti e promuovendo l’innovazione. Questo accordo rappresenta quindi una strategia multidimensionale che beneficia sia la posizione geopolitica degli Stati Uniti sia la loro economia interna, attraverso il potenziamento del complesso militare-industriale.