di Enrico Oliari –
La vittoria Donald Trump ha prodotto un senso di smarrimento tra i leader dell’Unione Europea che si sono incontrati a Budapest, anche perché è ormai palese che il 47mo presidente Usa ha già manifestato l’intenzione di mettere fine al conflitto ucraino, obbligando di fatto l’occidente alla sconfitta.
Il presidente ucraino ha già fatto sapere di aver bisogno di quel “tempo” che gli farebbe gioco, ma il premier ungherese Viktor Orban, presidente di turno dell’Ue, gli ha risposto che “sono pronto ad aiutarti, sono pronto a facilitare un cessate-il-fuoco e poi a contribuire a raggiungere una pace accettabile, ma il tempo non è dalla tua parte”.
Per il presidente francese Emmanuel Macron non ci sono dubbi: “non dobbiamo scrivere la storia fatta da altri, dobbiamo scrivere noi la storia”, ma è certo che senza i soldi della Casa Bianca gli europei si troverebbero a dover sostenere un conflitto diventato ormai insostenibile, sia economicamente che politicamente, con le destre estreme che corrono e le famiglie e le imprese costrette a fare i conti di fine mese.
Mentre gli europei discutevano, Trump si è sentito in una telefonata a tre con Zelensky. L’altro era Elon Musk, il quale ha assicurato al presidente ucraino che continuerà a sostenere l’Ucraina con la sua rete di satelliti Starlink, ma ha anche scritto su X che “Le uccisioni insensate finiranno presto. Il tempo per gli speculatori guerrafondai è scaduto”.
Mig Russia ha riportato una frase rubata al premier slovacco Fico, il quale avrebbe detto: “Hai mai visto una persona che ha paura che la guerra finisca? L’ho visto, è scioccato dal fatto che Trump abbia vinto… e potrebbe esserci uno stop agli aiuti statunitensi”.
Da Mosca il vice ministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov ha fatto sapere che “non ci possono essere soluzioni semplici a questo problema”, cioè al conflitto ucraino, ma “Se ci sono segnali da parte americana che indicano che ci sono idee su come avanzare sul piano dei territori (conquistati, ndr), e non su quello di pompare ulteriormente il regime di Kiev con tutti i tipi di assistenza nella speranza che alla fine ciò porti alla sconfitta strategica di Mosca, allora faremo senza dubbio tutto il possibile per analizzarli e sviluppare una risposta”.