Ue. Firmato l’accordo di libero scambio con il Canada (Ceta)

Notizie Geopolitiche –

canada-ueSuperate le resistenze della Vallonia, la regione belga che in un primo momento era riuscita ad innescare il veto del Belgio, è stato firmato l’accordo di libero scambio tra il Canada e l’Unione Europea, il Ceta.
A mettere la firma sono stati a Bruxelles il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk e il premier canadese Justin Trudeau: il “Comprehensive Economic and Trade Agreement” interessa un mercato di 536 milioni di consumatori, elimina le restrizioni e apre i mercati al libero scambio di beni e servizi, compreso la reciproca possibilità per le aziende di prendere parte agli appalti pubblici.
L’eliminazione delle barriere commerciali produrrà, secondo le stime della Commissione Ue, una crescita dei posti di trudeau-con-tusk-grandelavoro e un aumento dei volumi di affari fino a 12 miliardi di euro l’anno, con l’abbattimento fino a 500 milioni di euro l’anno dei costi dovuti all’esportazione.
Saranno protetti i marchi europei di indicazione geografica per i prodotti alimentari, tema caro all’Italia e non solo, in quanto il Canada dovrà far sparire i prodotti contraffatti dagli scaffali dei supermercati; i prodotti canadesi che governano sul mercato europeo, quindi anche quelli alimentari, dovranno rispettare gli standard europei, compresi i vincoli comunitari su ogm e ormoni della crescita.
Per Tusk “L’accordo che abbiamo appena firmato è un segnale positivo perché l’alternativa al libero commercio non è altro che il ritorno del nazionalismo e della violenza”, ed è la dimostrazione come “la disintegrazione della comunità occidentale non sia una tendenza ineluttabile”.
Perché entri definitivamente in vigore il Ceta necessita ora della ratifica dei 28 parlamenti dell’Unione Europea (in realtà la Gran Bretagna attuerà a breve la Brexit quindi ne sarà esclusa dai benefici). Necessario anche il voto del Parlamento europeo, che dovrebbe essere in occasione della plenaria della seconda metà di gennaio.