Ue, ‘nuove sanzioni per l’Iran’. Che intanto aumenta l’export a Oriente

di Guido Keller –

Si parlerà di nuove sanzioni per l’Iran in occasione della prossima riunione dei ministri degli Esteri Ue prevista per metà ottobre in Lussemburgo: lo riferiscono fonti della stessa Ue in margine all’informale Esteri in corso a Pafos, a Cipro.
Il proposito, espresso da diversi ministri tra i quali il tedesco Westerwelle ed il britannico Hague, è quello di fare pressioni perché si sblocchi il negoziato sul suo controverso programma nucleare iraniano.
Il francese Fabius, che ha fatto notare come ormai la diplomazia con Teheran sia relegata ad aspetti inconsistenti, ha proposto nuove misure restrittive nei campi della finanza e dell’esportazione del petrolio, mentre l’alto rappresentante della Ue, Catherine Ashton, ha fatto sapere che da oltre una settimana attende un colloquio telefonico con il capo negoziatore iraniano Said Jalili, che era stato annunciato per il 31 agosto e poi slittato a causa del summit del Paesi non allineati
Tuttavia, mentre ai cittadini europei il prezzo dei carburanti va alle stelle, a Pafos e prossimamente in Lussemburgo si discute di ulteriori sanzioni, l’Iran, pur essendo sotto embargo, ha visto in agosto un aumento delle esportazioni di petrolio verso l’Asia pari al 19%, come comunicato da Bloomberg, l’azienda statunitense di servizi nel settore del software finanziario. A beneficiarne sono il Giappone, la Cina e la Corea del Sud. E, ovviamente, l’Iran.