Usa. Arrestati i vertici del cartello della droga messicano Sinaloa

di Giuseppe Gagliano

Le autorità federali Usa hanno arrestato a El Paso, Texas, i due principali leader del cartello messicano della droga Sinaloa. Si tratta di Ismael “El Mayo” Zambada e Joaquin Guzman Lopez, questo figlio di Joaquin “El Chapo” Guzman. Erano ricercati da tempo per una serie di reati tra cui aver importato negli Usa ogni genere di stupefacente, e Zambada gestiva il cartello che aveva fondato insieme a El Chapo, il quale oggi sconta l’ergastolo negli Usa. Per il segretario alla Giustizia Merrick Garland i due erano a capo di “una delle più potenti e volente organizzazioni per il traffico di droga al mondo”, e su di loro pendevano taglie di diversi milioni di dollari.
L’arresto di questi due importanti boss criminali è il risultato di una complessa operazione congiunta tra FBI e Homeland Security Investigations. Secondo fonti anonime, Guzman Lopez avrebbe attirato Zambada negli Stati Uniti, facilitando così la loro cattura. Questo evento potrebbe scatenare ripercussioni significative all’interno del cartello di Sinaloa, simili alla sanguinosa guerra tra fazioni che scoppiò nel 2008 dopo l’arresto di un altro leader del cartello.
I figli di El Chapo, conosciuti come Los Chapitos, hanno ereditato la fazione del padre e sono noti per la loro natura violenta e appariscente, in contrasto con il più riservato e strategico Zambada. La cattura di Zambada e Guzman Lopez potrebbe portare a instabilità e violenza nei territori controllati dal cartello, in particolare nello stato di Sinaloa.
La collaborazione delle autorità messicane con quelle statunitensi è stata minima, con il governo messicano informato degli arresti ma non coinvolto direttamente nell’operazione. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha lodato l’operazione, sottolineando l’impegno continuo nella lotta al narcotraffico e promettendo di perseguire tutti i responsabili della crisi del fentanyl. Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha indicato che l’arresto di Guzman Lopez e Zambada rappresenta solo un passo nella loro strategia di smantellare le reti di produzione e traffico di fentanyl del cartello di Sinaloa. La sofisticata rete di approvvigionamento e distribuzione del cartello, che coinvolge anche l’acquisto di precursori chimici dalla Cina, continua a rappresentare una sfida per le autorità internazionali. Gli arresti potrebbero segnare l’inizio di una nuova fase nella lotta contro uno dei gruppi criminali più potenti del mondo, ma anche scatenare una serie di reazioni imprevedibili nel già instabile equilibrio del narcotraffico in Messico.
Sono stati 75mila i decessi per gli oppioidi sintetici negli Usa nel 2022.