Usa. Assalto al Campidoglio: Meadows consegna il rapporto, ‘piano studiato’

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L’ex capo dello staff della Casa Bianca Mark Meadows, incaricato di indagare sugli incidenti del 6 gennaio che hanno visto una masnada di sostenitori di Donald Trump prendere d’assalto il Campidoglio a Washington, ha consegnato alla commissione del Congresso un rapporto di 38 pagine che indicherebbe un piano ben studiato per arrivare allo stato d’emergenza e bloccare l’investitura in Senato del nuovo presidente Usa Joe Biden.
Già il 5 gennaio erano giunti a Washington migliaia di sostenitori di Trump appartenenti ai gruppi più disparati tra cui i complottasti di Qanon, e nell’assalto del giorno dopo al Campidoglio morirono 5 persone di cui un membro della sicurezza. Gli arrestati furono 53 e i feriti 13, e vennero rinvenuti ordigni rudimentali inesplosi.
I sostenitori di Trump, che accusava brogli elettorali e “elezioni rubate”, erano stati da lui incitati, ma quanto accaduto sarebbe andato ben oltre quella che doveva essere una semplice marcia di protesta: stando a quanto riportano il New York Times e il Guardian, lo stesso Meadows avrebbe ricevuto in quei giorni un’email che annunciava il piano, ma di non averla presa in considerazione.
Un ex militare, un colonnello del Texas, avrebbe avuto un ruolo chiave nell’organizzazione dell’assalto al Campidoglio, ed avrebbe scritto a diversi senatori e allo stesso Trump invitando questo a dichiarare, a seguito di quanto da lì a poco sarebbe accaduto, lo stato d’emergenza per questioni di sicurezza nazionale, cosa che avrebbe procrastinato la nomina di Biden e dato il tempo di preparare ulteriori iniziative.