Usa. Biden manda armi in Ucraina ma continua a perdere consensi

di C. Alessandro Maceri

Il presidente degli Stati Uniti D’America, Joe Biden, sembra non voler arretrare di un centimetro dalla sua politica di sostegno all’Ucraina: recentemente ha promesso a Kiev un nuovo pacchetto di aiuti militari per circa 625 milioni di dollari. Secondo fonti di Washington gli “aiuti” per la “pace” comprendono anche i sistemi lanciarazzi Himars. In una dichiarazione ufficiale Biden ha anche fatto sapere che gli USA non riconosceranno mai come russi i territori recentemente annessi da Mosca tramite referendum.
Un’ostinazione che tuttavia però sembra non godere più del consenso dei suoi concittadini: un sondaggio della Quinnipiac University, mostra che, già ad Aprile, solo il 39% dei cittadini a stelle e strisce approvava questa guerra. Un malcontento che deriva da una situazione interna preoccupante: molti americani hanno accusato Biden di non fare abbastanza contro il caro-prezzi che sta riducendo il potere d’acquisto dei cittadini e impoverendo l’economia interna.
Le promesse della Casa Bianca di non aver perso di vista i problemi interni, appaiono ogni giorno che passa sempre meno credibili. Al punto che da un altro sondaggio, questa volta condotto dal Southern Poverty Law Center, emerge una percentuale sorprendentemente alta di estremisti: dalle interviste risulta che molti dei repubblicani intervistati e anche molti democratici credono che gli Stati Uniti stiano andando alla deriva verso la guerra civile. Addirittura tra i soggetti consultati ci sarebbe un numero preoccupante di americani che considerano giustificabile l’assassinio di politici che si pensa stanno “danneggiando il paese o la nostra democrazia”.
Dati preoccupanti che dovrebbero far riflettere l’inquilino della Casa Bianca. Anche perché l’indice di gradimento del presidente Biden pare essere in calo: è il presidente meno amato dagli americani degli ultimi 20 anni. Persino Trump aveva 6 punti in più. Una situazione che potrebbe rendere difficile gestire il paese. Non bisogna dimenticare, infatti, che i democratici vantano una maggioranza risicata alla Camera e al Senato la maggioranza spesso viene raggiunta solo grazie al voto della vicepresidente Kamala Harris.
Secondo l’ultima analisi di Quinnipiac, sul fronte dell’Ucraina Biden incassa solo il 39% dei consensi. Solo il 33% degli americani promuove il suo operato in generale. Al contrario, un 54% degli americani boccia la gestione del presidente. La maggior parte degli americani non crede più che Biden è la persona migliore per governare gli USA. E gli innumerevoli strafalcioni e alle tantissime gaffe del presidente non lo aiutano. L’ultima solo pochi giorni fa: a Washington, al termine di un evento sul tema dell’alimentazione, il presidente ha invitato la deputata repubblicana dell’Indiana Jackie Walorski a salire sul palco per ringraziarla. Ma la Walorski era morta in un incidente d’auto solo un mese fa. E Biden non ha potuto neanche fingere di non saperlo: lui stesso aveva espresso tristezza per la sua scomparsa in una nota ufficiale.
Un motivo in più per leggere con preoccupazione i risultati del sondaggio del Southern Poverty Law Center dai quali emerge che l’estrema destra potrebbe ottenere maggiori consensi e creare condizioni – attraverso l’attivismo, la politica e la violenza – tali da danneggiare “in modo sproporzionato le comunità che continuano ad essere emarginate nella nostra società”. Una situazione dove, come hanno detto i ricercatori, richiederà “uno sforzo sostanziale, da parte di attivisti, istituzioni e governo, se speriamo di garantire una democrazia multirazziale e prevenire la violenza partigiana”.
In molti attendono con ansia i risultati delle lezioni di medio termine, le midterm election, che si terranno il prossimo 8 novembre e che dovranno rinnovare tutti i seggi della Camera dei rappresentanti e parte di quelli del Senato. Secondo alcuni sondaggi, il calo dell’approvazione del lavoro fin qui svolto da Joe Biden (e della sua vice Kamala Harris da tempo nel mirino delle critiche), potrebbero far perdere ai Democratici il controllo del Congresso. E scatenare reazioni a catena in vista delle prossime presidenziali del 2024. Dopo i fatti di Capitol Hill dello scorso 6 gennaio, il sito di scommesse Paddy Power, stimava la vittoria alle presidenziali dell’ex presidente Trump 32/1 (praticamente impossibile). Ora, la vittoria di Donald Trump alle elezioni USA del 2024 è valutata 3/1 (3 dollari vinti per ognuno scommesso). Meglio di quella di Biden la cui vittoria e quotata 5/1.