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Come aveva promesso in campagna elettorale, il presidente Usa Donald Trump ha superato il “Nafta” (North American Free Trade Agreement) che risaliva al 1994, e ieri con il raggiungimento dell’accordo tra il rappresentante per il Commercio americano Robert Lighthizer e il ministro degli Esteri canadese Chrystia Freeland, è nato l’Usmca.
In pratica Messico, Usa e Canada hanno ora un nuovo accordo di libero scambio, il quale, come si legge nel comunicato emesso a fine riunione, “offrirà ai nostri lavoratori, agricoltori, allevatori e imprenditori un accordo commerciale di grande qualità, che darà luogo a mercati più liberi, a un commercio più equo e a una crescita economica solida nella nostra regione”.
Trump insomma ha fatto pesare la potenza economica Usa per regolare i rapporti con i vicini e, a differenza del Nafta che si era tradotto in una serie di accordi di libero scambio con le varie aree del mondo, l’Usmca sarà un blocco che si anteporrà agli altri, a partire dalla Cina per arrivare al’Ue, per la quale Trump già prevede dazi per l’importazione di auto.
