Usa. Ergastolo per Jaari: aveva peso parte al complotto per assassinare Moïse

di Alberto Galvi

E’ stato condannato all’ergastolo da un tribunale degli Stati Uniti Rodolphe Jaari, un uomo d’affari haitiano-cileno che aveva preso parte al complotto per assassinare il presidente haitiano Jovenel Moïse, nel 2021. Un giudice federale di Miami ha condannato Jaari, più di due mesi dopo che si è dichiarato colpevole di cospirazione per commettere omicidio o rapimento al di fuori degli Stati Uniti.
Rodolphe Jaar ha fornito personale e fondi per rapire Moïse, ma il complotto si è evoluto in omicidio con conseguente morte del presidente haitiano Jovenel Moïse il 7 luglio 2021, quando un gruppo di uomini armati ha fatto irruzione nella sua casa nella capitale haitiana, Port-au-Prince.
Jaar è una delle 11 persone arrestate e incriminate negli Stati Uniti per il presunto ruolo nell’omicidio.
I presunti co-cospiratori sono un mix di politici, uomini d’affari e militari. I pubblici ministeri statunitensi avevano affermato che Jaar aveva fornito armi e alloggio a un gruppo di mercenari colombiani coinvolti nell’omicidio. Jaar è l’unica persona a essersi dichiarata colpevole; gli altri 10 sospetti accusati negli Stati Uniti dovrebbero iniziare un processo con giuria a luglio.
Per il loro presunto coinvolgimento nell’uccisione di Moïse, le autorità haitiane hanno arrestato più di 40 persone, tra cui 18 ex soldati colombiani, ma il processo ad Haiti ha avuto battute d’arresto e procede a rilento. Gli Stati Uniti hanno imposto separatamente sanzioni all’ex primo ministro haitiano Laurent Lamothe, accusandolo di appropriazione indebita di almeno 60 milioni di dollari di fondi pubblici. L’ex primo ministro ha precedentemente negato le accuse di corruzione, e lo scorso anno Lamothe ha intentato causa contro le sanzioni impostegli dal governo canadese.
L’omicidio di Moise ha ulteriormente destabilizzato la politica haitiana e alimentato una continua ondata di violenza nel paese.