Usa. Firmato con Canada e Finlandia l’ICE Pact: servono più rompighiaccio

di Alberto Galvi

Lo scorso mese Stati Uniti, Canada e Finlandia hanno firmato un memorandum d’intesa denominato ICE (Icebreaker Collaboration Effort) Pact, condividendo ricerche, conoscenze e capacità per costruire un numero ancora imprecisato di rompighiaccio in grado di far rispettare la sovranità di ciascuna nazione in un oceano che è diventato sempre più navigabile a causa del cambiamento climatico.
Il patto ICE è in gran parte motivato dalle preoccupazioni circa le capacità artiche di una Russia sempre più ostile e dalla presenza in rapida crescita della Cina, che affronta l’Artico investendo in infrastrutture.
La regione dell’Artico si sta infatti gradualmente aprendo al traffico commerciale e all’esplorazione mineraria.
La Russia è molto più avanti degli Stati Uniti e dei suoi alleati NATO in termini di capacità di rompighiaccio, in gran parte perché da anni sta sviluppando una rotta commerciale attraverso la sua costa artica, nota come Northern Sea Route. La rotta è di particolare interesse per la Cina, in quanto scorciatoia per il suo redditizio commercio con l’Europa.
La Cina sta rapidamente acquisendo capacità, avendo commissionato la scorsa settimana la sua quarta nave in grado di raggiungere le zone polari. La Russia ha 18 di queste imbarcazioni di classi diverse, Il Canada è al secondo posto con 18 rompighiaccio, mentre la Finlandia ha almeno otto rompighiaccio polari. Gli Stati Uniti hanno due navi operative con capacità polari, entrambe prossime alla fine del loro ciclo di vita. Gli Stati Uniti hanno attualmente in programma altre tre rompighiaccio con capacità polari.
Stati Uniti, Canada e Finlandia sperano di eguagliare le capacità russe e cinesi nell’Artico, dovrà recuperare molto terreno. Un problema ancora più arduo da risolvere potrebbe essere la disponibilità di porti in acque profonde, dove le nuove navi rompighiaccio occidentali possano caricare provviste e carburante. Inoltre non è ancora chiaro quante nuove navi saranno costruite nell’ambito del Patto ICE, né quanto tempo ci vorrà prima che vengano completate.