Usa. Fumo dal camino del consolato russo a San Francisco. Si sospetta fosse una centrale di 007

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Le nuove sanzioni degli Usa contro la Russia prevedono, tra l’altro, la chiusura del consolato russo di San Francisco. Probabilmente per eliminare materiale top secret ieri dall’edificio si è levata una colonna di fumo: come ha precisato il dipartimento dei vigili del fuoco di San Francisco, “tutto è a posto” in quanto la colonna di fumo nero veniva dal camino della rappresentanza consolare e che “non è in corso un incendio strutturale”.
Un funzionario russo interpellato dalla Cnn ha risposto che “Non è necessario preoccuparsi. Non stanno eleggendo un Papa”, ma quasi certamente ci ha visto giusto la deputata democratica Jackie Speier, per la quale “Se mai vi fossero dubbi sul fatto che nel consolato di San Francisco fossero in corso attività di spionaggio, il fumo nero ha fatto chiarezza”.
Il botta e risposta di rappresaglie sta colpendo innanzitutto le spie dei due paesi: prima il presidente Barak Obama ha espulso, alla fine del suo mandato, 35 fra membri del personale diplomatico russo e militari, poi il Cremlino ha rimandato a casa 755 membri del personale diplomatico statunitense per portare il numero allo stesso livello dei russi negli Usa, ma in realtà si trattava perlopiù di agenti dei servizi segreti, ed oggi c’è la chiusura del consolato di San Francisco, dove si stanno bruciando quasi certamente documenti in quella che è presumibilmente stata una centrale dello spionaggio russo negli Usa.