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La Huawei non ci sta ad essere esclusa dal mercato Usa ed a passare come un’agenzia di spionaggio. Gli avvocati del colosso cinese guidato da Ren Zhengfei hanno depositato oggi presso la Corte Distrettuale Est del Texas un ricorso volto a mettere in discussione la costituzionalità della parte del National Defense Authorization Act (Ndaa), convertito in legge dal Congresso, che vieta alle agenzie governative statunitensi e alle aziende che hanno contratti con loro di utilizzare tecnologie di Huawei e della sua rivale Zte. Alla base della disposizione voluta fortemente da Donald Trump vi è l’accusa di spiare aziende, apparati governativi ed utenti, tanto che nel novembre scorso c’era stato anche l’invito della Casa Bianca ai paesi alleati di non servirsi della telefonia Huawei. L’obiettivo degli avvocati è quello di arrivare alla Corte suprema e chiudere la faccenda una volta per tutte.
La Hawei, uno dei leader del settore delle infrastrutture strategiche delle telecomunicazioni, in particolare la rete 5G, già in marzo aveva annunciato il ricorso, ma intanto molte aziende hanno rivisto i contratti con il colosso di Ren e Google ha deciso di sospendere ogni rapporto commerciale con l’azienda cinese, ovvero di non concedere la propria piattaforma Android (ma anche Gmail a Maps, YouTube e Chrome) alla telefonia Huawei.
