Usa. La camera vota l’impeachment, ma Trump ha dalla sua il Senato

di Guido Keller –

Alla Camera, dove i democratici hanno la maggioranza, è stato votato l’impeachment nei confronti del presidente Usa Donald Trump, sia per aver fatto pressioni sul presidente ucraino Voldymyr Zelensky al fine di avviare un’inchiesta ufficiale su Joe Biden e il figlio Hunter (229 voti a favore, 198 contrari), sia per aver intralciato le indagini (230 a favore, 197 contrari).
Al di là del fatto che la richiesta di impeachment possa infrangersi sugli scranni del Senato, l’Ucrainagate rischia di costare a Trump la rielezione, da qui il malcelato nervosismo della sua reazione: su Twitter ha scritto di non essere preoccupato, mentre a Battle Creek, in Michigan, dove partecipava a un comizio elettorale, ha respinto ogni addebito accusando “un clima di caccia alle streghe”, e sostenendo che “questo impeachment di parte e contrario alla legge è un suicidio politico per il Partito Democratico”.
L’Ucrainagate è esploso dopo che una talpa ha reso nota la telefonata risalente al 25 luglio di Trump al collega Zelensky, in cui veniva formulata la richiesta di far partire le indagini volte a screditare l’immagine di Biden e a metterlo fuori gioco in vista della corsa alle presidenziali. In cambio il presidente Usa avrebbe garantito all’Ucraina 391 milioni di dollari in aiuti militari, denaro in parte versato. Per dare seguito all’accordo, che prendeva di mira il figlio di Biden, Hunter, già membro del consiglio di amministrazione della società energetica ucraina Burisma, Trump aveva inviato il suo avvocato Rudy Giuliani.
I democratici temono tuttavia che ora al Senato non vi siano garanzie per un giusto processo, per cui la speaker della Camera, Nancy Pelosi, ha fatto sapere che aspetterà a girare le carte ai colleghi della Camera alta fino a che non vi sarà la certezza di un procedimento giusto. Già la scorsa settimana infatti il capo dei senatori repubblicani Mitch McConnell, incaricato di gestire il processo di impeachment, ha fatto sapere che non sarà suo compito essere un giudice imparziale, per cui ha respinto la richiesta dei Democratici di accettare nuovi testimoni.
Trump è il terzo presidente a essere messo sotto impeachment dalla Camera: nel 1868 tocco al democratico Andrew Johnson, 130 dopo a Bill Clinton: Richard Nixon si dimise prima del voto sull’impeachment.