Usa. Le nuove sanzioni di Washington nei confronti del regime di Maduro

di Alberto Galvi

Il dipartimento del Tesoro degli Usa ha sanzionato tre individui, quattordici società e sei navi per i loro legami con una rete opaca con sede in Messico, attraverso cui sarebbe stato venduto il petrolio venezuelano in cambio di cibo, cosa che andrebbe a beneficio del governo del presidente Nicolas Maduro.
L’elenco degli attori designati dall’ OFAC (Office of Foreign Assets Control) del Tesoro comprende un cittadino italiano e uno svizzero, nonché un cittadino venezuelano-spagnolo con doppia nazionalità.
Tra i sanzionati da Washington c’erano già precedentemente il vice presidente del Venezuela, Tareck El Aissami e l’imprenditore colombiano Alex Saab.
In questi giorni sono stati invece sanzionati individui che sono stati presumibilmente incaricati di creare collegamenti con altre società in Europa, in Africa e in America Latina.
Le navi sanzionate sono le petroliere Balita, Domani e Freedom battenti bandiera camerunese, le petroliere Sierra e Maksim Gorky che battono bandiera russa e la Baliar battente bandiera liberiana.
La proprietà statunitense delle società sanzionate è congelata, come pure le società con sede negli Usa che sono possedute per oltre il 50 per cento dalle persone e dalle società segnalate.
Lo scorso giugno, l’OFAC ha segnalato altri cinque attori per la loro partecipazione a un programma di evasione delle sanzioni a beneficio del regime di Maduro. Anche la PDVSA e la BCV (Banco Central de Venezuela) sono state sanzionate sotto l’amministrazione del presidente Donald Trump.
A partire dall’ottobre 2020 il dipartimento del Tesoro aveva imposto sanzioni a circa 160 individui venezuelani o collegati al regime di Maduro, ed erano stati revocati i visti a oltre mille persone e alle loro famiglie.
Lo scorso novembre un tribunale venezuelano aveva condannato i sei ex direttori della società petrolifera di proprietà statale Citgo: José Pereira, Tomeu Vadell, Gustavo Cárdenas, Jorge Toledo, Alirio José Zambrano e José Luis Zambrano, che sono detenuti in carcere a Caracas dal 2017 per corruzione.
Gli Usa sono tra le nazioni che hanno riconosciuto il leader dell’opposizione Juan Guido come presidente ad interim del Venezuela. Questo è l’ultimo tentativo di Washington di fare pressioni economiche sul regime di Maduro, e questo avviene poche ore dopo che Donald Trump ha lasciato la presidenza.
Il nuovo presidente degli Usa Joe Biden continuerà a riconoscere il leader dell’opposizione venezuelana Juan Guaido come presidente del Paese.