USA. ‘Nessun intervento militare per la Crimea’

di Manuel Giannantonio – 

obama1L’esercito americano non interverrà in Ucraina, “Gli ucraini stessi riconoscono che affrontare la Russia con mezzi militari non sarebbe opportuno”, ha dichiarato il Presidente Obama in un’intervista accordata a un canale televisivo locale di San Diego, California.
“Il potere non conferisce automaticamente nessun diritto. Continueremo ad aumentare la pressione sulla Russia”, ha prevenuto il 44° Presidente degli Stati Uniti, precisando che “il paese mobiliterà le proprie risorse diplomatiche per fare in modo di disporre di una solida coalizione internazionale che invierà un messaggio chiaro”.
Più tardi nella giornata, il governo ucraino aveva ordinato il ritiro delle forze armate stazionate in Crimea alfine di assicurare la sicurezza delle sue truppe mentre le forze avanzano sul territorio.
Di fronte a questa situazione, gli Stati Uniti hanno riaffermato le loro sanzioni nei confronti della Russia. “La questione a questo punto, non è di sapere se avremmo vantaggi dalle sanzioni, la questione è di sapere quando Washington prenderà le misure punitive contro Mosca”, ha sottolineato il portavoce del dipartimento di Stato, Jennifer Psaki.
Due giorni prima, l’amministrazione americana ha adottato sanzioni mirate contro undici responsabili russi e ucraini, dei quali sette vicini al Presidente Putin. Secondo Jennifer Psaki, l’annessione della Crimea alla Russia e le rappresaglie degli Stati Uniti e dell’Unione Europea hanno avuto “un impatto economico enorme sui fattori che preoccupano l’economia del suo paese: “Le 19 fortune più grandi della Russia hanno perso 18,3 miliardi di dollari in ragione della volatilità dei mercati il 3 marzo, il primo giorno di scambio dei borsisti dopo l’inizio dell’intervento militare russo in Crimea. […] Ci sono più capitali già fuggiti dalla Russia quest’anno che durante l’intera annata del 2013”.
L’ambasciatrice americana all’ONU, Samantha Power, ha riaffermato mercoledì di fronte alla sicurezza che Washington “era pronta a prendere delle misure supplementari se la Russia prosegue con le provocazioni”.
All’apertura della riunione del Consiglio di sicurezza, il vice segretario generale dell’ONU Jan Eliasson ha sottolineato “l’importanza di aprire immediatamente un dialogo diretto” tra Mosca e Kiev e “di evitare nuove prococazioni”.
Il segretario di Stato John Kerry ha messo tutti in guardia contro un eventuale invasione russa in Ucraina che sarebbe gravissima e rappresenterebbe “una sfida per la comunità internazionale”.