Usa. Paul Ryan abbandona Trump

di Manuel Giannantonio –

Cruz tedLa spaccatura tra il partito repubblicano e Donald Trump si estende ulteriormente. Il giorno dopo il secondo dibattito presidenziale lo speaker repubblicano della Camera dei rappresentanti, Paul Ryan (Wisconsin), ha comunicato durante una conferenza telefonica che non difenderà e non farà assolutamente campagna per il candidato del Gran Old Party (GOP) Donald Trump. Questa decisione sopraggiunge tre giorni dopo la diffusione del video del 1995, postato dal Washington Post, in cui Trump manifesta propositi sessisti nei confronti delle donne. Video da lui classificato nel secondo dibattito televisivo a St Louis (Missouri) come chiacchiericcio da spogliatoio. Tuttavia, la ripresa ha inevitabilmente accentuato la divisione interna repubblicana.
Il più alto responsabile della formazione conservatrice, Reince Priebus, ha assicurato che la Repubblican National Committee, che presiede, resta al fianco del tycoon. Il capo della maggioranza repubblicana del Senato, Mitch McConnell, ha rifiutato oggi di evocare il soggetto in Kentucky. Il candidato repubblicano alla presidenza ha risposto attraverso Twitter, che lo speaker “dovrebbe consacrare il suo tempo al bilancio, al lavoro e all’immigrazione”, piuttosto che “battersi Donald trump grandecontro il partito repubblicano”.
Il senatore del Texas Ted Cruz, candidato ritiratosi nelle primarie repubblicane, ha confermato il suo sostegno a Donald Trump. Il senatore ha giustificato questo presa di posizione in ragione del “disastro”, rappresentato da Hillary Clinton. Proprio durante la sua campagna elettorale, aveva insinuato che il padre di Cruz fosse legato, in qualche modo, all’omicidio di John F. Kennedy. Lo scorso luglio, durante la convention repubblicana nello Stato di Cleveland, il senatore invitava i repubblicani a votare secondo la loro coscienza.
Per la prima volta nella sua storia la rivista geopolitica Foreign Policy ha preso una netta posizione in un’elezione presidenziale a stelle e strisce. La rivista di settore ha ampiamente manifestato la sua preferenza per Hillary Clinton: “Abbiamo il dovere di mostrare chiaramente a noi lettori l’ampiezza considerevole della minaccia che una presidenza Trump farebbe pesare sugli Stati Uniti”.

Nella prima foto: Ted Cruz.