Usa. Pompeo, ‘ritiro dall’accordo sui missili nucleari in Europa tra 60 giorni’

di Enrico Oliari

Gli Usa procedono con il ritiro dall’Inf (Intermediate-range nuclear forces), cioè l’accordo sulla non proliferazione delle armi nucleari in Europa sottoscritto nel 1987 da Ronald Reagan e Mikhail Gorbaciov.
In ottobre il presidente Donald Trump aveva annunciato l’intenzione di ritirare gli Usa dall’Inf, perché “Finché qualcuno viola questo accordo, non saremo gli unici a rispettarlo”. Poi, fuori dall’accordo, la sua amministrazione avrebbe cercato una nuova intesa con la Russia, che se non ci sarà “anche noi cominceremo a sviluppare nuovi armamenti”.
La reazione della Russia era stata immediata, ed incontrando a Mosca ai primi di novembre il segretario generale dell’Osce Thomas Greminger, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov aveva affermato che “Siamo interessati a preservare l’Inf e ci dispiace che gli Stati Uniti abbiano deciso di lasciare l’accordo”.
Oggi il segretario di Stato Usa Mike Pompeo ha annunciato nel corso di una riunione coi ministri degli Esteri dei paesi Nato l’avvio del piano di ritiro dall’accordo, che dovrebbe essere portato a termine entro 60 giorni perché “la Russia ha sviluppato e messo in funzione un sistema missilistico, il 9M729, che viola il trattato Inf e pone rischi significativi per la sicurezza euro-atlantica”.
Pompeo ha spiegato che il lasso di tempo di 60 giorni è stato voluto per dare alla Russia il tempo di “tornare a conformarsi” all’Inf, ma va detto che a la Nato per prima non ha rispettato l’inc come pure l’intesa, non messa nero su bianco, che prevedeva di non accerchiare la Russia con eserciti avversari, mentre anche di recente esercitazioni Nato sono state portate a termine in Polonia (Brillant Jost 2018), Norvegia (Trident Juncture) e persino in Georgia (Noble Partner) e Ucraina (Clear Sky 2018).
L’Inf almeno in parte ha funzionato, tanto che in pochi anni sono stati eliminati ben 2.692 missili, 846 americani e 1.846 russi. A non garantire la piena applicazione di quanto stabilito nel 1987 è stata la mancanza di quei controlli reciproci stabiliti in quello storico incontro di Washington, ma tant’è che a distanza di tre decenni sembra essere arrivati al temibile passo in dietro.