di Giuseppe Gagliano –
Il Congresso degli Stati Uniti ha espresso preoccupazione per la crescente vulnerabilità dei paesi dell’America Latina alle influenze straniere, in particolare da parte di Russia e Cina. In risposta è stato chiesto al Dipartimento di Stato di rafforzare le proprie risorse per contrastare le operazioni di interferenza da parte di queste due potenze, che mirano a estendere la loro influenza politica, economica e militare nella regione. Questa preoccupazione deriva dalla crescente presenza di Russia e Cina in diversi settori strategici dell’America Latina, tra cui infrastrutture, energia, tecnologia e sicurezza, oltre che dall’espansione delle loro campagne di disinformazione e influenze politiche.
La Cina in particolare ha intensificato negli ultimi anni i suoi investimenti attraverso l’iniziativa della Nuova Via della Seta, stabilendo forti legami commerciali e di cooperazione con numerosi paesi latinoamericani. Questa presenza economica ha aumentato il peso politico di Pechino nella regione, portando alcuni governi ad avvicinarsi alla Cina sia in termini diplomatici che strategici. Allo stesso tempo la Russia ha rafforzato la propria cooperazione militare e tecnologica con vari stati latinoamericani, tra cui Venezuela e Cuba, ampliando la propria sfera di influenza in una zona tradizionalmente considerata di interesse degli Stati Uniti.
Le operazioni di interferenza tuttavia non si limitano al campo economico o militare. Sia Mosca che Pechino sono accusate di condurre sofisticate campagne di disinformazione in America Latina, mirate a destabilizzare governi favorevoli agli Stati Uniti e a promuovere narrative che rafforzino la loro influenza. Attraverso l’uso dei media e dei social network, queste campagne mirano a manipolare l’opinione pubblica e a minare la fiducia nelle istituzioni democratiche, sfruttando le fragilità economiche e politiche di molti paesi della regione.
Il Congresso degli Stati Uniti ha quindi chiesto al Dipartimento di Stato di implementare misure più aggressive per contrastare queste influenze, aumentando la presenza diplomatica e rafforzando i programmi di cooperazione con i governi latinoamericani. Il timore è che, se lasciati incontrollati, questi tentativi di penetrazione da parte di Russia e Cina possano non solo destabilizzare la regione, ma anche avere ripercussioni dirette sulla sicurezza e sugli interessi economici degli Stati Uniti. Il rafforzamento delle risorse del Dipartimento di Stato sarà cruciale per arginare questa crescente minaccia, migliorando al contempo il sostegno ai partner regionali e promuovendo la stabilità e la democrazia nell’emisfero occidentale.
Inoltre l’attenzione si concentra anche sull’espansione delle reti diplomatiche e di intelligence statunitensi nella regione, in modo da prevenire e rispondere rapidamente a eventuali operazioni di influenza da parte di attori stranieri. Questo richiede non solo un maggiore impegno finanziario, ma anche una strategia di lungo termine per coinvolgere i governi locali e rafforzare la resilienza delle loro istituzioni democratiche. Il contesto attuale, caratterizzato da instabilità economica e politica in diverse parti dell’America Latina, rende infatti la regione particolarmente vulnerabile a manipolazioni esterne, e la capacità di resistere a tali pressioni dipenderà in larga misura dall’assistenza e dalla cooperazione offerte dagli Stati Uniti.
Il tema dell’influenza straniera in America Latina è destinato a rimanere al centro delle discussioni tra Washington e i suoi alleati regionali, con l’obiettivo di garantire che l’emisfero occidentale non diventi un campo di battaglia per le ambizioni geopolitiche di Russia e Cina.