Usa. Repubblicani contro la riforma sanitaria di Obama

di Giacomo Dolzani –

“Trenta milioni di persone senza assistenza sanitaria non sono un problema”, questa la risposta di Mitch McConnell, leader dei senatori repubblicani USA, alla domanda di un giornalista che chiedeva il perché della loro volontà di abolire la riforma sanitaria, voluta dal presidente democratico Obama, che ha esteso la copertura sanitaria al maggior numero di americani possibile.
A dire del repubblicano Mitch, il sistema sanitario americano è il migliore del mondo, posizione, la sua, molto opinabile, ma anche se fosse davvero il migliore lo sarebbe solo per quella parte di americani che possono permettersi le cure mediche, in un paese che si vanta di essere la più grande democrazia del mondo, ma che in realtà è la patria dell’ingiustizia e della disuguaglianza sociale tra ricchi e poveri.
La volontà dei repubblicani, spalleggiati dalla chiesa americana, è quella di non rendere il servizio sanitario statunitense come quello europeo, probabilmente anche a causa degli enormi costi che avrebbe, comportando un conseguente aumento delle tasse.
“Vogliono che il governo federale controlli tutto il sistema sanitario”, questa la paura dei repubblicani, espressa dal senatore McConnell, fautori dei servizi offerti dai privati a chi può consentirsi il lusso dei diritti che, per fortuna, in Europa sono considerati dei principi fondamentali.