Usa. Russiagate: condanna a 3 anni e 11 mesi per Manafort

Notizie Geopolitiche –

Dopo essersi dichiarato in agosto colpevole, l’ex capo della campagna elettorale di Donald Trump, Pul Manafort, è stato ieri condannato dal giudice di Alexandria, in Virginia, T.S. Ellis a 3 anni e 11 mesi di reclusione per riciclaggio e frode finanziaria, reati per i quali i procuratori avevano chiesto pene assai più severe, tra i 19 e i 24 anni.
Si tratta comunque di uno solo dei processi che vedono imputato Manafort. La vera tegola potrebbe arrivare il 13 marzo, quando vi sarà la sentenza per l’accusa di cospirazione, cosa che potrebbe tradursi com un’ulteriore ombra sull’elezione del 45mo presidente Usa. Tutto ruota attorno al caso del Russiagate, ovvero dell’hackeraggio da parte dei russi di oltre 20mila mail dei democratici divulgate nel giugno 2016 che indicavano un’operazione del comitato centrale del Partito Democratico, che avrebbe dovuto essere neutrale, volta a screditare il candidato alle primarie Bernie Sanders a vantaggio di Hillary Clinton, uno scandalo che fece crollare in breve tempo il vantaggio dell’ex segretario di Stato su Trump di 9 punti.
Gli hacker russi hanno lavorato, ma in cambio di cosa? Nei procedimenti processuali è stato stabilito che Manafort “avesse orchestrato trame per non pagare le tasse su introiti legati a consulenze per il governo ucraino, e per frodare le banche in modo da ottenere finanziamenti”. C’è tuttavia da specificare che Manafort è risultato essere stato sul libro paga del partito filorusso dell’ex presidente ucraino Viktor Yanukovich, per delle consulenze da 12,7 milioni di dollari che interessarono il periodo dal 2007 al 2012. Una montagna di denaro evasa, ma anche tanto imbarazzo per l’allora candidato repubblicano: gli inquirenti ucraini avevano informato che da una loro inchiesta su società utilizzate dal cerchio magico di Yanukovich per mantenere un lussuoso stile di vita era saltato fuori un affare di 18 milioni di dollari per vendere partecipazioni della tv via cavo ucraina a una società creata in partnership tra lo stesso Manafort e un oligarca russo, Oleg Deripaska, vicino al presidente russo Vladimir Putin.
Dopo la sentenza di ieri il 70enne Manafort stato condannato anche a restituire circa 24 milioni di dollari e a pagare una multa da 50.000 dollari. Ha nascosto 55 milioni di dollari in conti correnti esteri ed evaso il fisco Usa per i lavori svolti Ucraina.