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La testata statunitense Axios ha reso noto, rifacendosi a proprie fonti, che il vicesegretario alla Giustizia Rod Rosenstein avrebbe rassegnato al capo di gabinetto John Kelly le proprie dimissioni, almeno verbalmente. La mossa precede di poco il “licenziamento” che gli sarebbe arrivato da Donald Trump, dopo che è girata l’intenzione di Rosenstein, ripresa dal New York Times, di invocare il 25mo emendamento contro Trump, ovvero il passaggio dei poteri al vicepresidente in quanto il comandante in capo non sarebbe in grado di esercitare i poteri previsti dal suo ruolo.
Rosenstein ha tuttavia smentito di aver registrato con un microfono nascosto alcuni dei suoi incontri con il presidente in cui si sarebbe parlato del Russiagate. Tra l’altro Rosenstein, che era vice procuratore generale, supervisionava l’indagine del procuratore speciale Robert Mueller sull’ingerenza della Russia nelle ultime elezioni presidenziali.