Usa. Sullivan in Buthan e India per implementare le partnership

di Mario Rafaniello

Sta per concludersi l’importante viaggio in Asia del vice segretario di Stato Usa John J. Sullivan. Come annunciato lo scorso 8 agosto dal Dipartimento di Stato tramite il proprio sito web, il viaggio ha previsto sia una tappa in Bhutan che successivamente in India, tra l’11 e il 17 agosto. Scopo della missione diplomatica statunitense è quello di promuovere la partnership con i due paesi asiatici, ritenuti strategicamente fondamentali nella regione. L’obiettivo comune è quello di preservare l’ordine basato sul diritto nell’area dell’Indo-Pacifico.
In occasione della visita in Bhutan tra il 12 e il 13 agosto, Sullivan ha avuto colloqui con alcune delle massime cariche dello stato. Nella capitale Thimphu ha incontrato il sovrano Jigme Khesar Namgyel Wangchuck e il premier Lotay Tshering, oltre ai ministri degli Esteri e degli Affari economici. Nei colloqui si è discusso del rafforzamento dei rapporti tra i due paesi e del sostegno degli USA al piccolo regno himalayano. Sullivan ha infatti affermato che sarà fornita assistenza nelle attività scientifiche e tecnologiche.
In un tweet il segretario di Stato americano Mike Pompeo si è detto entusiasta della visita in Bhutan del suo vice. Ha sottolineato il rispetto per questo partner chiave nella preservazione dell’ordine nell’indo-pacifico.
Successivamente Sullivan si è recato a Nuova Delhi per promuovere l’avanzamento del partenariato strategico con l’India, attore chiave nelle dinamiche geopolitiche del continente. La visita capita in un momento particolarmente delicato, con la questione Jammu e Kashmir sullo sfondo. Nelle ultime ore si sono registrati scontri a fuoco al confine tra India e Pakistan. Intanto il presidente statunitense Donald Trump ha avuto un colloquio telefonico col primo ministro pakistano Imran Khan, avvertendo sulla necessità di fermare la recente escalation di tensione.
In occasione del 73mo anniversario dell’indipendenza dell’India, Mike Pompeo in un messaggio di saluto ha sottolineato il legame e l’amicizia tra le due grandi democrazie.
In coincidenza con la fine del viaggio di Sullivan, il premier indiano Narendra Modi si recherà proprio in Bhutan, tra il 17 e il 18 agosto. La visita nel regno ha l’obiettivo di rafforzare le relazioni reciproche. Altro argomento di cooperazione sarà il settore idroelettrico; negli stessi giorni è prevista l’inaugurazione dell’impianto di Mangdechhu, nel Bhutan centrale. Anche l’India aveva previsto, nel dicembre scorso, un piano di assistenza economica per il Bhutan. Tale aiuto era stato previsto per favorire le esportazioni bhutanesi in India e per favorirne la realizzazione di un piano quinquennale.
India e Bhutan condividono una relazione bilaterale di lunga durata, che rientra perfettamente nella politica indiana del “Neighbourhood First”. Questa direzione politica di Nuova Delhi ha portato Modi a visitare nei mesi scorsi le Maldive e lo Sri Lanka. Inoltre due mesi fa durante una visita del ministro degli Esteri indiano Subrahmanyam Jaishankar in Bhutan, si è discusso col premier bhutanese Tshering di come migliorare la cooperazione bilaterale.
Le mosse di Modi sono viste come un modo per controbilanciare lo strapotere cinese nell’area. Per questo la cooperazione con i vicini passa anche per accordi commerciali e infrastrutturali, tesi a rafforzare una linea di difesa contro l’influenza di Pechino. Obiettivo sostenuto da Washington come dimostrato dal sostegno economico e strategico accordato a paesi ritenuti partner affidabili. Lo scorso anno fu Mike Pompeo ad annunciare un investimento da 113 milioni di dollari per supportare lo sviluppo dei paesi asiatici emergenti. Strategia che appunto rientra nel contrasto alla crescente influenza cinese nell’Indo-Pacifico. Il segretario si stato americano in tale ottica visitò nell’agosto 2018 Malesia, Singapore e Indonesia.
Il Bhutan stesso si è trovato nel mezzo di una disputa con la Cina. Nel giugno 2017 le truppe cinesi hanno intrapreso la costruzione di una strada nel Doklam, territorio conteso tra i due paesi. Tuttavia il regno resta un obiettivo importante per Pechino, e per questo l’alleanza con USA e India si fa ancora più interessante nella scacchiera geopolitica asiatica.