Usa. Trump ha chiesto alla Corte Suprema di invalidare l’Obamacare

di Alberto Galvi

L’amministrazione Trump ha chiesto alla Corte Suprema degli Stati Uniti di invalidare l’ACA (Affordable Care Act) chiamato più comunemente Obamacare, che ha fornito un’assicurazione sanitaria a milioni di statunitensi.
La copertura sanitaria negli Stati Uniti è legata all’occupazione, a differenza di come funziona nella maggior parte dei Paesi occidentali che invece è gratuita.
Da quando è iniziata la quarantena negli Stati Uniti, decine di milioni di persone hanno perso il lavoro e quindi l’assicurazione sanitaria, anche se hanno ottenuto copertura attraverso l’HealthCare.gov.
Ricordiamo inoltre, che gli Stati Uniti sono il Paese con il più alto numero di contagiati con un numero superiore alle 2,4milioni di persone e con un numero di morti causati dal Covid-19 superiore alle 124mila persone.
Le informazioni sulle nuove iscrizioni per la copertura sanitaria provengono dai CMS (Centers for Medicare & Medicaid Services), precedentemente noto come l’HCFA (Health Care Financing Administration), che è un ente federale all’interno dell’HHS (Health and Human Services) degli Stati Uniti che amministra il Medicare.
Si stima che ventisette milioni di persone abbiano perso la copertura lavorativa a causa dei licenziamenti. Le persone che perdono l’assistenza sanitaria dei datori di lavoro hanno diritto a un periodo di iscrizione speciale per piani sovvenzionati ai sensi della legge varata all’epoca della presidenza Obama.
Nel frattempo il presidente Trump ha firmato un proclama che sospende l’ingresso negli Stati Uniti ad alcune tipologie di immigrati, che presentano un rischio per il mercato del lavoro statunitense a seguito dell’epidemia di coronavirus.
Le nuove restrizioni imposte dal bando sono in vigore dal 24 giugno e scadono il 31 dicembre 2020, a meno che non siano rinnovate dal presidente stesso ai cittadini statunitensi, ai residenti permanenti leciti e agli stranieri che si trovano all’interno degli Stati Uniti o che detengono validi i visti di ingresso.
Molte persone negli Stati Uniti possono anche beneficiare di Medicaid, che è un programma sanitario federale che provvede a fornire aiuti agli individui e alle famiglie a basso reddito.
Negli Stati Uniti non tutti i datori di lavoro forniscono un’assicurazione sanitaria, costringendo le persone ad acquistarne una propria. L’intenzione dell’ACA era di aiutare la popolazione statunitense ad acquistare un’assicurazione sanitaria a prezzi ragionevoli.
Se la Corte Suprema dovesse invalidare l’ACA circa venti milioni di americani potrebbero perdere la propria copertura sanitaria e il divieto alle compagnie assicurative di negare la copertura di base a condizioni preesistenti che è stato introdotto dal suo predecessore Barack Obama.
L’assistenza sanitaria sarà una delle principali partite su cui si giocherà la vittoria alle elezioni presidenziali del prossimo novembre. La pandemia ha messo in luce le profonde problematiche esistenti nel sistema sanitario statunitense, anche se l’Obamacare non è stato per niente smantellato.
Il piano di assistenza sanitaria di Biden del DP (Democratic Party), che estenderebbe la copertura attraverso un’opzione pubblica simile al Medicare, che è un programma di assicurazione sanitaria statunitense che aiuta gli anziani (persone sopra i sessanta cinque anni) a pagare i servizi di assistenza sanitaria.
Questo programma però non smantellerebbe del tutto il sistema assicurativo privato, come farebbe invece la proposta Medicare for All del suo unico rivale presidenziale all’interno del DP Bernie Sanders.
Trump afferma che il sistema sanitario costa troppo e ha promesso, fornendo una copertura a meno persone, di preservare alcuni elementi popolari della legge già esistente.
In base alla nuova legge che dovrà ancora essere approvata, milioni di persone negli Stati Uniti dovranno acquistare un’assicurazione sanitaria o subire una sanzione fiscale.
Il presidente statunitense adesso non può fare affidamento sul Congresso per completare lo smantellamento dell’Obamacare perché i democratici hanno la maggioranza alla Camera dei rappresentanti dal 2019.