Usa. Trump invita il presidente Putin alla Casa Bianca

Ma nella capitale Usa si respirano disagio e perplessità

di Francesco Cirillo

Il presidente Usa Donald Trump ha ufficialmente invitato il capo del Cremlino ad una visita di Stato nella capitale statunitense entro quest’autunno. In tweet la portavoce della casa Bianca ha dichiarato che il presidente aveva chiesto, durante il summit di Helsinki di lunedì scorso, al suo consigliere per la Sicurezza nazionale John Bolton di avviare il dialogo con il suo omologo russo con il fine di far arrivare l’invito ufficiale al presidente della Federazione Russa.
L’annuncio, che non sarà risparmiato da aspre polemiche sia da parte Dem sia da parte repubblicana, è l’ennesimo colpo di scena di una politica estera di Trump totalmente imprevedibile e fuori dalla tradizionale foreign policy statunitense.
Molti funzionari e membri del Congresso non hanno ricevuto neanche un’indiscrezione del colloquio tenutosi ad Helsinki, dove hanno partecipato solamente gli interpreti dei due leader. Dan Coats, direttore dell’intelligence nazionale, ha affermato di non aver ricevuto informazioni sul bilaterale di Helsinki, per cui non ha risparmiato critiche al capo della Casa Bianca.
Le perplessità di molti a Washington sono per l’atteggiamento ambiguo tenuto da Trump sulle interferenze russe, confermate dalle agenzie di intelligence, durante la campagna presidenziale del 2016. Nella conferenza tenuta dai due leader il commander in chief si è schierato apertamente contro i suoi stessi servizi segreti, per poi ritrattare.
Sia Trump che Putin hanno dichiarato che il summit di Helsinki è stato un successo e il presidente russo ha affermato che nell’occasione sono stati trattati temi che potrebbero portare ad accordi vantaggiosi sia per Mosca sia per Washington, senza però rivelare ulteriori dettagli.
Per il Washington Post questi accordi sarebbero legati al disarmo nucleare. Lo stesso ambasciatore russo negli Usa, Anatoly Antonov, ha confermato che nel summit sono stati raggiunti importanti accordi verbali; sul fronte americano però rimangono dubbi. Antonov ha detto che tra gli accordi sono stati discussi la permanenza da parte russa e americana nei trattati INF e START, importanti intese bilaterali per il controllo degli armamenti. Tuttavia secondo il Post a Washington resta confusione. Il Pentagono sta analizzando le ipotesi sugli accordi che riguardano la sicurezza nazionale statunitense.
Antonov ha poi riferito che la Russia è “aperta” alla possibilità di un incontro nella capitale Usa di Vladimir Putin con Donald Trump.