Usa. Trump lancia “l’armata spaziale”

di Guido Keller

L’idea risale agli inizi del 2000, studiata da un’apposita commissione presieduta dal segretario Donald Rumsfeld, ma Donald Trump già ne aveva parlato nel 2018, affermando che “lo spazio è una zona di guerra esattamente come la terra, l’aria e il mare”. Così oggi il presidente Usa ha inaugurato la “Space Force”, la Forza spaziale, un nuovo corpo pensato per proteggere gli interessi Usa da e nello spazio che si fonde con lo Spacecom, l’Us Space Command creato in agosto.
L’occasione per Trump di annunciare la nascita della Space Force è stata la firma del National Defense Authorization Act per l’anno fiscale 2020, cioè l’impegno di spesa per l’anno prossimo per le forze militari statunitensi, pari a 738 miliardi di dollari di cui 635 diretti al Pentagono.
Va detto che l’iniziativa, opportuna dal punto di vista comunicativo, è stata tirata fuori a meno di un anno dalle elezioni, forse anche per rilanciare l’ immagine del presidente repubblicano offuscata dal voto della Camera sull’impeachment di due gironi fa: all’americano medio piace l’idea di essere parte di una potenza in grado di imporsi sul mondo ed anche su quello che c’è oltre il mondo. “Tra le gravi minacce alla nostra sicurezza nazionale – ha spiegato Trump in occasione della cerimonia -, la superiorità americana nello spazio è assolutamente vitale. Noi siamo i leader, ma non lo siamo ancora abbastanza
Al momento la Space Forze conterà 16mila individui fra personale militare e civile, una forza in grado di contrastare le iniziative militari ma anche civili di altre potenze che stanno cercando di affermarsi nello spazio tra cui Russia, Cina ed Europa. Tanto per dire l’Unoosa, l’United Nations Office for Outer Space Affairs, ha censito nel 2019 quasi 5mila satelliti operativi utilizzati per una miriade di scopi tra cui telecomunicazioni, motivi militari, monitorizzazione dei traffici aerei e navali, sorveglianza del “sistema Terra” (mari, inquinamento ecc.), ma si pensi alla semplice geocalizzazione che offre uno smatphone o un navigatore per auto. E sempre di più le operazioni militari sulla terra vengono gestite via satellite, cosa che permette sia di riprendere gli obiettivi che lo svolgimento delle operazioni.
La spesa prevista per il 2020 è di 40 milioni di dollari, cifra certamente destinata a salire negli anni avvenire.