Usa. Trump silura il ministro della Giustizia Sessions

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Forse era colpevole di non aver “bloccato i’inchiesta di Mueller”, come gli aveva chiesto in agosto Donald Trump definendo il procuratore speciale per il Russiagate un uomo “in pieno conflitto di interessi” che opera “con 17 rancorosi democratici che sono la disgrazia dell’America”. Forse aveva davvero mentito agli inquirenti ed aveva incontrato per almeno due volte durante le presidenziali l’allora ambasciatore russo a Washington Sergei Kislyak. E forse è risultato troppo evidente il suo aver preso parte alla decisione, assunta dal presidente Donald Trump, di mandare a casa il capo dell’Fbi James Comey, sempre pe iil caso Russiagate.
Fatto sta che oggi lo stesso presidente ha silurato l’Attorney general, cioè il ministro della Giustizia, Jeff Sessions, comunicando anche via twitter che “Matthew G. Whitaker, capo di gabinetto al Dipartimento di Giustizia, sarà il facente funzione, La sostituzione permanente arriverà in futuro. Ringrazio Jeff Sessions per il suo lavoro”.
La nomina del futuro capo della Giustizia dovrà essere approvata al Senato, ancora controllato dai repubblicani.