Usa. Trump silura Tillerson, ‘ora sarà più felice’. Pompeo alla segreteria di Stato

di Guido Keller

Il presidente Usa Donald Trump ha silurato il suo ministro degli Esteri, Rex Tillerson. La notizia, giunta come un fulmine a ciel sereno, è stata comunicata dallo stesso Trump con un tweet con il quale ha riferito che “Ho deciso da solo, ora Tillerson sarà più felice. Con Rex Tillerson non ci trovavamo d’accordo su alcune cose. Sull’accordo iraniano non la pensiamo allo stesso modo”.
Nonostante il segretario di Stato fosse da sempre considerato uno dei fedelissimi di Trump, i dissapori tra i due in tema di politica estera erano evidenti e pedissequamente ripresi dalla stampa, a cominciare dalla crisi nordcoreana, per la quale Tillerson insisteva per una linea morbida, oggi, tra l’altro, abbracciata dallo stesso capo della Casa Bianca con la disponibilità a incontrare Kim Jong-un in maggio. Sul Jpcoa, l’accordo sul nucleare iraniano, l’ormai ex segretario di Stato era per mantenerlo, mentre Trump è addirittura per annullarlo. Posizioni opposte anche in merito alla Cop21, l’accordo sul clima, di cui la Casa Bianca vorrebbe fare carta straccia. E poi c’è quell’”imbecille” dato da Tillerson al suo leader, un’indiscrezione ripresa alla Nbc, ma si potrebbe continuare a lungo per un improvviso quanto inaspettato licenziamento che ha costretto il segretario di Stato ad interrompere ieri il suo viaggio in Africa.
“Il cambio è importante ora che sono in corso i preparativi per l’incontro con il leader della Corea del Nord Kim Jong-un e mentre sono in corso le trattative per le modifiche” del Nafta, l’accordo di libero scambio fra Stati Uniti, Canada e Messico, ha fatto sapere Trump, che al posto di Tillerson ha messo il direttore della Cia Mike Pompeo, innescando così una catena di nuove nomine. Difatti il posto di Pompeo sarà preso da Gina Haspel, sua vice e prima donna a prendere in mano l’agenzia della sicurezza ma anche sospettata di aver dato il via libera a casi waterboarding ed altre pratiche di tortura nei confronti di prigionieri.
A poco più di un anno dal suo insediamento Trump continua a cambiare per un motivo o per l’altro segretari e consiglieri, si pensi al caso del Russiagate, ma questa è un’altra storia, benché Tillerson fosse da sempre considerato in ottimi rapporti con la Russia. A precedere Tillerson è stato due giorni fa l’assistente personale del presidente, John McEntee, il quale è sotto indagine del dipartimento di Sicurezza nazionale per gravi reati finanziari.