Usa. Trump trasforma il governo in un clan di miliardari

di Guido Keller –

romney-mittDonald Trump, che si insedierà come presidente degli Usa il 20 gennaio, continua tra una riunione e l’altra a disegnare la sua compagine governativa, snocciolando i nomi dei ministri e dei consiglieri.
Quello che appare evidente è che il governo del presidente miliardario sarà un salotto di paperoni, con Wilbur Ross, patrimonio da 2,5 miliardi di dollari secondo Forbes, destinato al Commercio ed il suo vice Todd Ricketts, che ha il padre seduto sui 9 zeri.
Al Tesoro andrà Steven Mnuchin, che il Post indica come “ex manager di Goldman Sachs, executive di un fondo speculativo e finanziatore di Hollywood”.
Betsy DeVos è stata scelta per il ruolo di segretaria all’Istruzione, ed è la nuora di Richard DeVos, patron del colosso Amway, cosmetici a livello globale.
Segretaria ai Trasporti sarà Elaine Chao, figlia di magnate delle spedizioni marittime, ma all’appello mancano ancora diversi segretari e consiglieri, per cui si danno per papabili altri miliardari tra cui Harold Hamm all’Energia, tra i 30 uomini più ricchi d’America.
In realtà negli Usa se non ci si compra le nomine poco ci manca, un po’ come ai tempi in cui i papi vendevano le nomine a cardinale: si tratta delle “donazioni” per le campagne elettorali, detraibili, e che suonano come investimenti, si tratta di puntare sul cavallo giusto. Ma in quanti sarebbero stati disposti a mettere milioni di dollari su Trump vincente?
All’appello manca ancora l’incarico più prestigioso, che è quello della segreteria di Stato: sempre in testa Mitt Romney, nemico di Trump alle primarie ma con un forte sostegno dall’establishment repubblicano e dai liberal.
Trump, che per Forbes ha un capitale privato da 3,7 miliardi, ha fatto sapere con un tweet l’intenzione di lasciare i suoi affari per dedicarsi esclusivamente alla presidenza Usa. D’altronde è impossibile star dietro a 500 aziende e nel contempo guidare una nazione di quel calibro.

Nella foto: Mitt Romney.