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I democratici insistono alla Camera sull’impeachment al presidente Donald Trump per l’Ucrainagate, reo a loro avviso di aver inviato il noto avvocato Rudy Giuliani per fare pressioni sul presidente ucraino Voldymyr Zelensky al fine di avviare un’inchiesta ufficiale su Joe Biden e il figlio Hunter, già membro del consiglio di amministrazione della società energetica ucraina Burisma. Una talpa aveva trascritto e reso nota la telefonata risalente al 25 luglio di Trump al collega Zelensky, in cui veniva formulata la richiesta di far partire le indagini volte a screditare l’immagine di Biden, e a metterlo fuori gioco in vista della corsa alle presidenziali.
Il presidente della commissione Giustizia della Camera, Jerrold Nadler, ha comunicato che verrà richiesto il voto per due punti delle accuse, che consistono sostanzialmente nell’aver messo i propri interessi e la propria persona davanti agli interessi dello Stato, minacciandone la sicurezza.
Adam Sxchiff, presidente della commissione d’Intelligence della Camera, ha sottolineato che sussistono “prove schiaccianti ed inconfutabili”: “Ha cercato aiuto dal’Ucraina per i suoi interessi personali, cioè per essere rieletto, e non per il bene del Paese. E la sua cattiva condotta continua ancora in questi giorni”.
I tempi sono comunque stretti, tra un anno vi saranno elezioni, e se i democratici controllano la maggioranza della Camera, Trump può contare su quella repubblicana del Senato.
