Usa. Washington prende di mira l’industria dell’oro del Nicaragua per sanzionare Ortega

di Alberto Galvi

Attraverso un ordine esecutivo firmato dal presidente Joe Biden, l’amministrazione Usa prende di mira l’industria dell’oro del Nicaragua, quale misura contro il presidente del Nicaragua Daniel Ortega per la repressione del dissenso e il freno alle istituzioni democratiche. Ortega ha dovuto affrontare crescenti critiche internazionali per la repressione nei confronti dei dissidenti durante la campagna elettorale dello scorso anno.
L’ordine esecutivo potrà essere ampliato in futuro per includere altri settori del governo nicaraguense.
I precedenti cicli di sanzioni si sono concentrati su Ortega, sua moglie e vicepresidente Rosario Murillo, e i membri della loro famiglia e della loro cerchia ristretta. Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha imposto restrizioni sui visti a più di 500 cittadini nicaraguensi, inclusi membri della polizia nazionale, giudici, pubblici ministeri ecc. Nessuna di queste mosse è però riuscita ad allentare la presa di Ortega sul potere.
Il nuovo ordine esecutivo di Biden conferisce al Dipartimento del Tesoro l’autorità di prendere di mira alcune persone che operano o hanno operato nel settore dell’oro nicaraguense, rendendo quasi illegale per gli americani fare affari con l’industria del metallo prezioso del Nicaragua.
Washington bloccherà le importazioni di determinati prodotti nicaraguensi e le esportazioni da parte di cittadini statunitensi di articoli in Nicaragua, insieme alle sanzioni verso la Direzione Generale delle Miniere del Nicaragua, verso l’autorità mineraria del Nicaragua e su un funzionario del governo.
Ortega, che ha vinto il quarto mandato consecutivo da presidente lo scorso novembre, ha difeso le azioni del suo governo. Inoltre ha respinto le critiche esterne, e per questa ragione il governo di Managua non ha permesso al nuovo ambasciatore degli Stati Uniti di entrare nel paese.