Venezuela. Ancora proteste, i morti salgono a 32. Caprile respinge la mediazione del Vaticano

Notizie Geopolitiche –

Continuano le proteste in Venezuela contro il governo di Nicolas Maduro, e nelle violenze delle ultime ore sono rimasti uccisi altri manifestanti per un totale di 32 nell’ultimo mese.
Nel paese continuano ad operare i “colectivos”, bande di estremisti che sostengono il regime e che attaccano i manifestanti dell’opposizione arrivando a sparare al volto.
La situazione politica rimane difficilissima, specie dopo il tentativo poi fallito del presidente Maduro di esautorare la maggioranza dei poteri accentrandoli su di sé attraverso una sentenza del Tribunale supremo poi annullata a seguito delle proteste internazionali.
In ottobre il parlamento, che dalle elezioni del 2015 ha una maggioranza avversa a Maduro, ha approvato (solo 11 i contrari) una risoluzione che prevedeva l’avvio del processo di impeachment nei confronti del presidente volto a valutare le responsabilità penali e le omissioni di Maduro che hanno gettato il paese nel disastro economico, con una povertà diffusa senza precedenti, gli uffici pubblici chiusi per metà della settimana e la corrente elettrica razionata. Secondo alcuni analisti, entro la fine dell’anno dovrebbe arrivare a quota 1.660 %.
Il principale leader dell’opposizione, Henrique Capriles, ha respinto la proposta di mediazione del Vaticano richiesta dai paesi dell’area nonostante la decisione del governo Maduro di uscire dall’Osa, l’Organizzazione degli Stati Americani.
Capriles, a cui sono state interdette le elezioni per i prossimi 15 anni, ha già annunciato per domani una nuova manifestazione.
Con Maduro c’è l’esercito e il suo peso politico, e lo scorso 17 aprile ha fatto avere al presidente il proprio sostegno “incondizionato”.