Venezuela. Dopo il Gruppo di contatto il governo Maduro accusa ingerenze e attacca Mogherini

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Lo scorso 28 marzo si è riunito a Quito, in Colombia, il Gruppo di Contatto per il Venezuela, un tentativo di mediazione nella difficile crisi politica che ha investito il paese latinoamericano e che è formato da Uruguay, Ecuador, Costa Rica, Bolivia, Italia, Gb, Francia, Olanda, Spagna Portogallo e Svezia. Era presente anche la Pesc Federica Mogherini, e proprio nei suoi confronti si è scagliato a distanza di qualche giorno il ministero degli Esteri del governo Maduro del Venezuela, nella cui nota si legge che il gruppo “ha preso la decisione sconsiderata di intromettersi negli affari dello Stato venezuelano”, e che “La parzialità dell’Alto Rappresentante mette in dubbio la sua affidabilità riguardo alla ricerca di un processo pacifico di dialogo in Venezuela, evidenziando il pregiudizio comune di coloro che favoriscono un conflitto e non la necessaria comprensione che deve prevalere tra gli attori politici venezuelani. A questo proposito, il governo bolivariano invita le istituzioni dell’Unione Europea ad adottare una posizione costruttivamente equilibrata che contribuisca a creare un clima di fiducia favorevole tra le parti”.
Scopo dell’incontro era quello di fare il punto della situazione e sbloccare la fase di stallo in cui versa il Venezuela con due presidenti, Nicolas Maduro e l’autoproclamato Juan Guaidò, che sostanzialmente si contendono il potere.
Guaidò, già presidente di quel parlamento eletto democraticamente ma semplicemente cancellato con un decreto da Maduro nel 2015, dopo che questi non ne godeva più della maggioranza, ha dalla sua l’appoggio di una sessantina di paesi tra cui gli Usa, ma non dell’Unione Europea, dopo che l’Italia ha posto il vedo ad un’iniziativa in tal senso.
“Il governo bolivariano . continua la nota del governo Maduro emesso dopo l’incontro – invita i membri del Gruppo di contatto internazionale a rispettare le istituzioni e il sistema giuridico venezuelano e li esorta a non andare oltre le loro funzioni, al fine di preservare la loro capacità di contribuire a una reale comprensione tra gli attori politici nazionali ed evitare i pregiudizi inaccettabili dimostrati nella loro recente dichiarazione che cercano di promuovere i conflitti piuttosto che la comprensione tra le parti in Venezuela”.
La prima riunione del Gruppo di Contatto si è tenuta lo scorso 7 febbraio, dove è stata stabilita una missione che poi si è confrontata con i due presidenti, ma che non ha portato a nulla.