Venezuela. La Cpi indagherà sulle violazioni dei funzionari del regime di Maduro

di Alberto Galvi

Nel mezzo di un’indagine preliminare la CPI (Corte penale internazionale) ha deciso di aprire un ufficio in Venezuela, per meglio far luce su presunte violazioni dei diritti umani commesse da funzionari del regime di Maduro durante le proteste antigovernative nel 2017.
Per aiutarli a svolgere meglio il loro lavoro, il Venezuela ha acconsentito come parte dell’accordo a fornire ai funzionari della CPI più visti d’ingresso, come pure la partecipazione di membri di organizzazioni e partner internazionali, incluso l’Ufficio dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani. La decisione è stata annunciata al termine di una visita di tre giorni a Caracas del procuratore capo della CPI Karim AA Khan, che ha preso le redini della CPI all’inizio del 2021.
La lunga indagine preliminare era stata avviata dall’allora avvocato Khan nel febbraio 2018 per far luce sulla repressione delle proteste antigovernative del 2017. Khan ha visitato per la prima volta il Venezuela nel novembre dello scorso anno, quando ha firmato un memorandum d’intesa con il presidente venezuelano Nicolas Maduro finalizzato a garantire che la Corte potesse lavorare senza nessuna difficoltà e in modo celere.
Lo scorso anno una squadra di investigatori delle Nazioni Unite ha affermato che il sistema giudiziario venezuelano ha perpetuato le violazioni dei diritti umani per reprimere l’opposizione a Maduro. Secondo le autorità venezuelane invece le varie riforme avviate nella magistratura hanno finora permesso alle autorità venezuelane di accusare o condannare più di 200 membri della polizia e dell’esercito.
Nell’anno incriminato le forze di sicurezza repressero le proteste, causando l’uccisione di più di 100 persone. In seguito a quei fatti la Corte Suprema venezuelana decise di sciogliere l’Assemblea nazionale dominata dall’opposizione, il cui leader Juan Guaidó si è proclamato presidente prontamente riconosciuto da circa 60 paesi tra cui l’Italia.
Quando la CPI ha aperto la sua indagine preliminare, l’allora procuratore capo Fatou Bensouda ha affermato di ritenere che il governo venezuelano avesse commesso crimini contro l’umanità. Secondo Maduro l’apertura dell’ufficio della CPI in Venezuela consentirà di chiarire in tempi brevi tutti i fatti realmente accaduti.