Venezuela. Maduro convoca un’assemblea costituente per riformare lo Stato

di Francesco Cirillo –

Il presidente del Venezuela Nicolas Maduro ha comunicato l’intenzione di convocare tramite decreto una “Assemblea costituente del popolo” con il potere di modificare l’attuale costituzione, la forma giuridica dello stato venezuelano e riportare la pace nel paese.
La decisione è stata bollata come un tentativo di golpe dall’opposizione che ormai da mesi continua a scendere in piazza. Secondo Julio Borges, presidente del Parlamento, dove l’opposizione anti-chavista ha la maggioranza dal 2015, la costituente “è una pericolosa truffa per distruggere la costituzione del paese ed evitare le elezioni elezioni”, al momento ritardate dal governo Maduro.
Intanto nel paese continuano i cortei dell’opposizione, manifestazioni che trovavano la dura repressione delle forze di sicurezza venezuelane. Sia la polizia venezuelana sia la Guardia nazionale perpetuano nella repressione dei manifestanti scesi nelle strade disarmati e spesso in modo pacifico. Con le forze di sicurezza i colectivos, gruppi paramilitari composti da cittadini filo-chavisti, distintisi anche per vere e proprie uccisioni dei manifestanti.
I cortei dell’opposizione hanno ieri sfilato per le strade della capitale Caracas, in occasione della festa del Primo maggio, ed un gruppo di manifestanti è riuscito a rompere il blocco e a penetrare in una base militare situata ad est della capitale, aeroporto intitolato al generalissimo Francisco De Miranda. I manifestanti sono stati poi respinti dalle forze di sicurezza della base con l’ausilio di lacrimogeni e sparando proiettili di gomma.
Il paese è scosso da un delle peggiori recessioni economiche della sua storia e da un mese è caduto in una voragine di violenza tra le forze chaviste e i manifestanti guidati dai partiti dell’opposizione. I partiti anti-chavisti chiedono elezioni libere. Nelle settimane precedenti la Corte suprema venezuelana, controllata de facto dal governo Maduro, aveva emesso una sentenza con la quale esautorava il Parlamento dalla sua funzione legislativa, ritirata in seguito alle proteste della comunità internazionale. Il paese vive un clima da guerra civile.