Venezuela. Politiche: vince la coalizione di Maduro, risultato non riconosciuto da Usa e Ue

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Il Consiglio nazionale elettorale (Cne) del Venezuela ha reso nota la vittoria, a dire il vero scontata, del “’Gran Polo Patriottico” (Gpp), la coalizione che si rifà a Nicolas Maduro. Solo il 30 per cento degli elettori si è recato alle urne per eleggere i rappresentanti dell’Assemblea nazionale, e di questi quasi il 70 per cento si è espresso per il Gpp; al gruppo di moderati formato da AD, Copei, Cambiemos e AP è andato il 17,5 delle preferenze, ed il 14% ad altre sigle minori.
Quella di Maduro è l’ennesima vittoria non riconosciuta da buona parte della comunità internazionale a cominciare dagli Usa, dall’Ue e da 16 paesi dell’America Latina, che considerano legittimo il governo di Juan Guaidò.
Il segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, ha parlato di “seconda vittoria elettorale di Maduro rubata”, ed il Pesc Josep Borrell ha riferito che “I ministri degli esteri Ue in modo unanime hanno concordato che le elezioni non hanno rispettato gli standard internazionali minimi per un processo credibile per mobilitare il popolo venezuelano a partecipare”. Ha poi aggiunto che “la mancanza di rispetto per il pluralismo politico e l’avere squalificato i leader dell’opposizione non consentono all’Ue di riconoscere questo processo elettorale come credibile, inclusivo o trasparente e i suoi risultati come rappresentativi della volontà del popolo venezuelano”. “Inoltre – ha sottolineato il Pesc – il Venezuela ha urgente bisogno di una soluzione politica per uscire dall’impasse e consentire urgentemente la fornitura dell’assistenza umanitaria necessaria alla sua popolazione”.