Venezuela. Rinviata a domani la maxi-manifestazione anti-Maduro. Tajani propone il congelamento dei beni

Notizie Geopolitiche –

Rischia di essere una giornata particolarmente difficile quella di domani in Venezuela, con le opposizioni che hanno deciso di rinviare di 24 ore la grande manifestazione prevista per oggi in modo da farla coincidere con l’insediamento della nuova Assemblea costituente voluta dal presidente-dittatore Nicolas Maduro.
Infatti Freddy Guevara, uno dei leader dell’opposizione, ha annunciato via Twitter che “la marcia contro la frode costituente si svolgerà giovedì, giorno in cui la dittatura ha intenzione di ‘installare’ la frode”.
Intanto i deputati anti-Maduro hanno annunciato che resisteranno ad oltranza nel parlamento, dove dalle elezioni del 2015 Maduro non gode più della maggioranza ed istituzione che ha prima tentato di esautorare accentrando su di sé i poteri attraverso una sentenza del Tribunale supremo, iniziativa poi annullata a seguito delle proteste internazionali, e che ora cerca di demolire attraverso una riforma costituzionale.
Sul clamoroso (per quanto previsto) arresto dei due noti leader dell’opposizione Antonio Ledezma e di Leopoldo Lopez è intervenuto anche il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani dichiarando che “Gli arresti ingiustificati e arbitrari di Antonio Ledezma e di Leopoldo Lopez sono un altro passo verso la dittatura in Venezuela”. “La costante violazione dei diritti umani, la brutale repressione esercitata dal governo non può continuare – ha affermato Tajani, aggiungendo che “Ho inviato due lettere al Presidente del Consiglio europeo Donald Tusk e al Presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker chiedendo la possibilità di congelare i beni e di imporre un divieto di viaggio nell’Ue ai membri del governo venezuelano, compreso il suo presidente, Nicolas Maduro e il suo entourage”.
“L’Ue – ha spiegato il presidente del Parlamento europeo – deve sostenere i suoi valori di democrazia e di libertà di espressione anche al di fuori dei suoi confini e far sentire la propria voce. Dobbiamo dimostrare di essere vicini al sofferente popolo di Venezuela ed agire contro il governo del presidente Nicolas Maduro”.