ZIMBABWE. Rischio del caso diplomatico con gli Usa per il leone Cecil ucciso dal ricco dentista

di Enrico Oliari

Leone cecil palmerC’è il rischio che sintrasformi in un caso diplomatico con gli Stati Uniti l’uccisione di frodo nel parco nazionale Hwange del leone Cecil ad opera del dentista del Minnesota Walter James Palmer: lo Zimbabwe ne ha infatti chiesto l’estradizione, e per l’inchiesta aperta dalle autorità di Harare a poco vale la scusa avanzata dal cacciatore secondo non avrebbe saputo che si sarebbe trattato di una specie protetta e che sarebbe stato tratto in inganno dalle guide.
Oppah Muchinguri, ministro per l’Ambiente, ha infatti affermato che “Ci appelliamo alle autorità responsabili affinchè quel bracconiere straniero ci sia consegnato e possa così essere chiamato a rispondere del proprio atto illegale”.
Nonostante fosse proibito, Palmer è ricorso ad arco e freccie per abbattere il leone, senza per altro riuscirci al primo colpo. Si è detto anche che nelle intenzioni di Palmer vi sarebbe stata anche quella di abbattere un elefante.
La signora Muchinguri ha aggiunto che “Essendo cittadino statunitense, il signor Palmer aveva un programma ben orchestrato inteso a infangare l’immagine dello Zimbabwe e a rendere ulteriormente tesi i rapporti tra noi e gli Stati Uniti”, con evidente riferimento al fatto che l’elemento ufficiale di disaccordo con gli Usa è la rielezione del 2002 del presidente Robert Mugabe, per cui sono in corso sanzioni che prevedono il congelamento dei beni e il permesso di viaggio e di soggiorno negli Usa.
Studio palmer fuori“Sfortunatamente – ha aggiunto Muchinguri – era troppo tardi per arrestare Palmer, dal momento che si era già dato alla latitanza verso il suo Paese di origine”. “Le indagini condotte finora” – ha concluso il ministro – indicano che tutta questa faccenda è stata bene organizzata e ben finanziata, per essere sicuri che si arrivasse allo scopo”, e che Palmer e i suoi collaboratori “erano totalmente dediti alla caccia illegale del leone”.
La preda era molto conosciuta nello Zimbabwe, dove era quasi un monumento nazionale, e dai numerosi turisti, mentre Palmer è risultato non essere nuovo a tali iniziative, tanto che nel 2008 era stato condannato per aver ucciso un orso al di fuori della riserva per cui aveva ottenuto la licenza.
Intanto lo studio di Palmer è diventato oggetto di scritte, insulti e leoni di peluche depositati, mentre già 100mila cittadini statunitensi hanno inoltrato alla Casa Bianca una petizione fatta on line con la quale viene chiesta “totale cooperazione con le autorità dello Zimbabwe” per l’estradizione di Palmer.