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La Russia ha riferito che la propria ambasciata a Damasco è stata oggetto questa mattina di colpi di mortaio, un attacco che tuttavia non ha provocato vittime ma solo danni materiali. Contestualmente due ordigni, quasi certamente due mine, sono esplosi nei pressi della rappresentanza diplomatica. “La missione diplomatica a Damasco – riporta una nota del ministero degli Esteri di Mosca – è stata attaccata con colpi di mortaio. Una delle granate è esplosa sul territorio dell’ambasciata vicino al complesso residenziale. Solo per caso nessuno dei dipendenti della nostra ambasciata è diventato vittima. La missione diplomatica ha subito dei danni materiali”.
Il comunicato continua spiegando che i proiettili sono stati sparati da una zona della periferia della capitale siriana controllata dai gruppi terroristici Jabhat Fatah al-Sham (ex al-Nusra) e Failak ar Rakhman, e che “l’attacco è una conseguenza della condotta di coloro, come gli Usa ed alcuni loro alleati, che provocano la continuazione del conflitto in Siria flirtando con i terroristi ed i fondamentalisti islamici di vario genere”.
Anche lo scorso anno l’ambasciata russa a Damasco ha subito attacchi simili.
