Libia. Migranti: al-Serraj a Gentiloni, ‘sì alle navi italiane nelle acque territoriali’

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Rientrando da Parigi dove si è incontrato con il presidente francese Manuel Macron e con l’uomo forte “di Tobruk” Khalifa Haftar, il presidente del consiglio del governo riconosciuto “di Tripoli”, Fayez al-Serraj, si è fermato a Roma dove si è visto con il premier Paolo Gentiloni ed ha discusso dei temi del conflitto, per cui a Parigi è stato prospettato un cessate-il-fuoco, e della questione dei migranti.
al-Serraj ha chiesto all’Italia “un sostegno tecnico con unità navali italiane nel comune contrasto al traffico di esseri umani da svolgersi in acque libiche”, che quindi potranno finalmente entrare nelle acque territoriali libiche.
Gentiloni ha confermato la cosa affermando che “la richiesta è attualmente all’esame del nostro ministero della Difesa”, ed ha precisato che “Le scelte verranno valutate dalle autorità libiche e con il Parlamento italiano”, e se vi sarà risposta positiva, ciò “rappresenterebbe un punto di novità molto rilevante per il contrasto al traffico di esseri umani”.
Gentiloni non è entrato nella polemica per l’esclusione dell’Italia dall’incontro di Parigi facendo notare che “la cooperazione tra i nostri due Paesi si fonda anche su accordi sottoscritti alcuni mesi fa. Cooperazione che si sviluppa su più fronti e diversi livelli, e ci auguriamo che sia anche sempre più una cooperazione economica, una cooperazione sul terreno delle infrastrutture, contro il terrorismo e naturalmente sul tema cruciale per noi del contrasto all’immigrazione clandestina. Lavoriamo contro i trafficanti di esseri umani insieme alle autorità libiche, alle autorità centrali e alle comunità locali”.
Il premier ha poi comunicato l’appoggio all’iniziativa della cancelliera tedesca Angela Merkel, “Ne ho parlato due ore fa con lei e mi ha confermato l’impegno della Germania a sostenere le iniziative italiane per contrastare il traffico di esseri umani”.