Marocco. 100mila partecipanti al tour del Partito Istiqlal nel Sahara

di Belkassem Yassine –

S’è concluso il tour in Sahara, durato dal 6 al 9 aprile, di Moulay Hamdi Ould Errachid, leader saharawi in qualità di coordinatore delle province sud del Partito Istiqlal (PI), che ha dimostrato la sua grande capacità di mobilitazione e radicamento. Infatti è riuscito sabato scorso a radunare oltre 50mila partecipanti nella rinomata piazza Mechouar a Laayoune, nel Sahara marocchino, dove è intervenuto il segretario generale Nizar Baraka alla presenza dei membri del comitato centrale riunitasi per la prima volta fuori dalla capitale Rabat.
In questo evento Moulay Hamdi Ould Errachid, sindaco di Laayoune e coordinatore del PI, ha ricordato i risultati positivi dell’amministrazione locale e in tutte le province del sud, affermando il suo impegno per l’integrità territoriale del Marocco e il piano d’autonomia. la evidenziato che “la stragrande maggioranza dei saharawi sono convinti dell’iniziativa d’autonomia”, invitando “il Polisario ad aderire al processo per trovare una soluzione nell’ambito dell’unità nazionale”.
Il segretario del PI, Nizar Baraka, ha ricordato d’essere all’opposizione del governo di Saad Eddine Elothmani, ed ha rilevato che con il suo tour in tutto il Marocco vuole illustrare “la nostra riflessione e le nostre azioni attuali e future”.
Baraka ha espresso soddisfazione per i successi di sviluppo economici, sociali e culturali registrati in questi ultimi anni nelle province saharawi di cui il suo partito raggruppa la metà degli eletti locali e presiede tanti comuni; inoltre si è compiaciuto dell’attiva partecipazione di eletti rappresentanti legittimi del Sahara nella persona di Sidi Hamdi Ould Errachid, presidente della regione Laayoune-Sakia El Hamra, di Yenja El Khattat presidente della regione Dakhla-Oued Eddahab e di Fatima El Adli, attivista e consigliera comunale di Smara, ai lavori della tavola rotonda di dicembre e marzo organizzati a Ginevra dall’inviato del segretario generale dell’Onu Horst Kohler, ia cui hanno preso parte Marocco, Algeria, Polisario e Mauritania in conformità alla risoluzione 2440 del Consiglio di sicurezza per realizzare “una soluzione realistica, pragmatica e sostenibile che si basa sul compromesso”.
Per Baraka “La regione di Laayoune-Sakia El Hamra, dove re Mohammed VI ha deciso d’inaugurare il nuovo modello di sviluppo per il sud, ha il più basso livello di povertà in Marocco, con un tasso del 2%. La stessa regione registra il terzo tasso di reddito pro capite nel paese”. Tuttavia ha lamentato “l’alto tasso della disoccupazione giovanile che arriva al 19 per cento”. Con oltre 100mila partecipanti, “l’evento di Laayoune e quelli successivi a Smara, Boujdour e Dakhla, i saharawi lanciano messaggi chiari e forti all’Onu sull’attaccamento all’integrità territoriale marocchina e il rifiuto d’essere rappresentati dai separatisti del Polisario basati in Algeria”.
Infine Baraka salutando “la convinzione d’Antonio Guterres, segretario generale dell’Onu” secondo cui “la soluzione della questione del Sahara è possibile”, s’é compiaciuto per “l’iniziativa di re Mohammed VI di stabilire un dialogo con Algeria, come testimonianza di buona volontà d’avvicinamento e di buona fede da parte del Marocco”.