di Alessio Cuel –
Il Consiglio dei ministri, terminato alle ore 18 circa del 5 dicembre, avrebbe dato il via libera al disegno di legge di ratifica dell’accordo internazionale tra Italia e Albania sulla gestione dei flussi migratori. Tale accordo prevederebbe la costruzione di due centri per la gestione dei migranti, uno presso il porto di Shengjin e uno situato nell’area di Gjader.
Il protocollo italo-albanese, siglato il 6 novembre scorso e composto da 14 articoli e 2 allegati, prevederebbe un rafforzamento della cooperazione tra i due paesi in vista dell’adesione di Tirana all’Unione europea. La comunanza di interessi e aspirazioni, così come la prossimità geografica, renderebbero prioritario intensificare la collaborazione con lo scopo, secondo il documento, di ostacolare la migrazione illecita nel continente europeo.
Per evitare violazioni del diritto dell’Unione europea da parte delle autorità italiane, l’accordo prevederebbe la possibilità di destinare ai Centri di permanenza per i rimpatri (CPR) in territorio albanese esclusivamente quei migranti soccorsi nelle acque internazionali di paesi non appartenenti all’Unione europea, e comunque non in numero superiore a tremila, come si evince dall’articolo 4 del protocollo.
Rimangono, nonostante l’avallo del Consiglio dei ministri, incertezza sui costi e sull’utilità del trattato. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani sottolinea l’urgenza di implementare l’accordo e ne ridimensiona i costi rispetto a interventi di spesa pubblica del passato. In particolare, secondo il numero uno della Farnesina, “i costi sono inferiori a quelli di cui si è detto, siamo sotto i famosi 200 milioni. Saranno ben spesi per affrontare la lotta all’immigrazione irregolare. I soldi saranno molti di meno di quelli che sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza per la cattiva gestione dei fondi sul Superbonus”.
I dati diffusi dal Viminale, intanto, rivelano un deciso incremento del numero di migranti sbarcati sulle coste italiane, nel 2023, rispetto all’anno scorso. Al 5 dicembre, infatti, sono 152.882 i migranti sbarcati sulle nostre coste, rispetto ai 95.758 del 2022. Rispetto al 2021, inoltre, il numero dei migranti sbarcati in Italia è più che raddoppiato, essendo allora approdati 63.062 individui sul nostro territorio.