Afganistan. I talebani vogliono il reinsediamento di afgani istruiti e qualificati all’estero

di Alberto Galvi –

Negli ultimi due anni decine di migliaia di afghani sono fuggiti dal loro paese, temendo la persecuzione dei talebani. Questi hanno invitato i paesi occidentali a fermare l’evacuazione e il reinsediamento di afgani istruiti e qualificati. Molti di questi individui istruiti hanno lavorato sotto il precedente governo sostenuto dagli Stati Uniti.
Le Nazioni Unite e altri gruppi per i diritti umani hanno accusato i talebani di detenzione illegale, tortura ed esecuzione di alcuni membri dell’ex personale di sicurezza afghano. I leader talebani affermano che tutti gli afgani, compresi quelli che avevano lavorato per il precedente governo afghano, sono al sicuro a casa e che possono vivere e lavorare liberamente.
Stati Uniti, Canada e diversi paesi europei hanno accolto più di 150mila rifugiati e richiedenti asilo afgani da quando i talebani hanno preso il potere nell’agosto 2021. Anche centinaia di professionisti dei media hanno lasciato l’Afghanistan, portando a notevoli battute d’arresto dell’informazione libera.
Il regime talebano non è riconosciuto da nessun paese e gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni economiche e di viaggio legate al terrorismo, misure indirizzate ai leader e alle istituzioni talebane. Sospendendo la costituzione, i talebani hanno sciolto l’Assemblea nazionale dell’Afghanistan, gli organi elettorali e la commissione nazionale per i diritti umani, e hanno concentrato tutti i poteri nelle mani del loro leader supremo.
Le principali cause della migrazione dall’Afghanistan sono l’insicurezza, la povertà, la disoccupazione e le aspettative di migliori condizioni di vita. I funzionari talebani offrono un impiego immediato agli afghani con competenze tecniche specifiche. I talebani hanno rigorosamente monopolizzato il governo, rifiutandosi di condividere il potere con qualsiasi gruppo o individuo non talebano.